Quando gli addetti alla sicurezza lo hanno beccato con merce non pagata nascosta sotto la giacca, anziché scusarsi, se l’è presa con il personale del supermercato, strillando e minacciando chi ha cercato di fermarlo. Protagonista della scena, che si è svolta di fronte a numerose persone che stavano facendo acquisti in quel momento, un giovane, che ha cercato di eludere il sistema anti-taccheggio posto alle casse e alle uscite del supermercato.
I tentativi di furto non si contano più, tanto che la direzione del supermercato è stata costretta ad affiancare agli addetti alla sicurezza anche alcune figure che girano in borghese tra gli scaffali, per smascherare chi sta tentando di arraffare prodotti senza pagarli.
Questa volta il fermo del ladro è stato più tumultuoso del solito. Con il giovane che ha anche minacciato di scagliare oggetti contro i presenti. “Purtroppo le norme sembrano tutelare più i ladri che le persone che cercano di fermarli” lamenta una commessa. Che racconta di come una sua collega, terrorizzata dopo le minacce di morte ricevute da un cliente, per due settimane si sia fatta accompagnare alla propria auto dal personale di sicurezza, all’uscita dall’esercizio dove lavora, temendo di essere aggredita.
Quello dei furti nei negozi (e in particolare nei grandi centri commerciali, più difficili da controllare) è un problema difficile da arginare. Alle uscite di molti negozi, accanto alle colonnine anti-taccheggio, viene messo sempre più spesso del personale per controllare borse, zaini e indumenti delle persone sospette. Purtroppo, i ladri fanno perdere denaro. Per il valore della merce che comunque, nonostante i controlli, riescono a rubare. Per le spese del personale aggiuntivo addetto esclusivamente alla sorveglianza. E per il tempo che fanno perdere a personale e titolari dei negozi, che poi devono presentarsi alle udienze in tribunale per testimoniare.