Surfando l’onda lunga del ministro anti-migranti Matteo Salvini, in Umbria la Lega gioca d’anticipo in vista dei prossimi due più importanti appuntamenti elettorali: le comunali a Perugia nel 2019 e le regionali nel 2020. La volata è partita così presto da sorprendere gli alleati (?) di Forza Italia, ancora indecisi sull’atteggiamento da tenere verso la stessa Lega e l’anomalo governo gialloverde, e di Fratelli d’Italia, che almeno le idee su dove finisce il confine di una possibile alleanza sembrano averlo.
I grillini, con cui la Lega governa, sono alleati di comodo a Roma, ma in Umbria e nei Comuni è tutta un’altra cosa e le distanze con i pentastellati appaiono evidenti. Semmai, in Umbria le camicie verdi, che nel frattempo hanno messo la cravatta, temono un ritorno del Pd: un partito che sembra allo sbando, da Reggio Calabria a Bolzano passando per Perugia, ma che in Umbria, ex terra rossa, con una sterzata potrebbe tornare a far battere i cuori di sinistra, soprattutto in caso di uno scivolone nazionale del governo gialloverde.
Lega Umbria presenta la squadra per la battaglia delle regionali del 2020
E allora, dal Nord (ma ormai le “linee guida” vengono più da Roma) è arrivato l’ordine di riorganizzare la Lega in Umbria: un partito che veleggia a quota 20% non può mantenere l’assetto seguito al lungo commissariamento. L’onorevole segretario Virginio Caparvi viene affiancato da tre vice: l’altrettanto onorevole Riccardo Augusto Marchetti, confermato anche responsabile giovanile per l’Umbria, il senatore Luca Briziarelli (che seguirà gli Enti territoriali) e l’avvocato Toni Aiello, commissario a Todi. Ma tanti voti (e, nelle speranze leghiste, tanti Enti da amministrare) richiedono una organizzazione di partito stile Pci-Pds. Così, serve un presidente (il consigliere regionale Valerio Mancini), mentre l’avvocato Manuel Petruccioli è stato confermato tesoriere del partito (in attesa di capire come finirà a Roma la battaglia sui milioni richiesti indietro dallo Stato).
A comporre la squadra per far volare definitivamente la Lega in Umbria, il tifernate Marco Castellari (responsabile organizzativo), il senatore un po’ perugino un po’ lumbard Simone Pillon (responsabile delle politiche per la famiglia) e la senatrice sindaco di Montefalco Donatella Tesei responsabile per le elezioni amministrative 2019. Non per le regionali 2020, evidentemente. Una fiducia condizionata? No. L’idea è che Donatella Tesei potrebbe essere il candidato giusto per ambire alla poltrona dove oggi siede Catiuscia Marini. Un’idea che spaventa il Pd, che avrebbe come avversario una donna che ha dimostrato di saper amministrare (sia pure un piccolo Ente), con, a quel punto, un’esperienza nella politica romana che conta e, soprattutto, capace di mostrare il lato gentile della Lega, quello che non fa scappar via, a priori, chi per una vita ha votato a sinistra.
E la diretta interessata, cosa ne pensa? Il balzo da Montefalco al Senato è stato grande; d’altra parte, in caso di vittoria alle regionali la prospettiva potrebbe essere quella di restare a Palazzo Donini dieci anni. Insomma, se dietro di lei, oltre al segretario Salvini, ci fosse anche il resto del centrodestra per provare davvero a dare scacco al Pd, la cosa si potrebbe fare. Intanto, messo a posto il partito regionale, la Lega inizia a muovere le pedine a Perugia, affiancando al segretario cittadino Gianluca Drusian i pezzi forti Caparvi e Pillon.