Gli spacciatori pensavano che il territorio dove abitualmente smerciavano sostanze illegali, era saldamente sotto il loro controllo. Ma lo chef di un locale di C.so Garibaldi a Perugia più volte si era messo di traverso, segnalando la cosa alle Forze dell’Ordine e allontanandoli anche personalmente, danneggiando gli affari dei pusher, una banda che si pensa possa essere composta da elementi nordafricani.
E così, dopo diverse scaramucce, nella notte di San Lorenzo appena passata, alla chiusura dell’attività di ristorazione molto conosciuta a Corso Garibaldi, lo chef è stato aggredito con una bottigliata che fortunatamente non ha colpito direttamente l’uomo, ma dopo averlo sfiorato è andata ad infrangersi sul muro proiettando così una miriade di schegge addosso al cuoco che è rimasto ferito al volto ed al petto. Ferite giudicate poi guaribili in una decina di giorni.
Gli aggressori sono poi scappati per le strette viuzze del centro, rincorsi, senza successo, dallo stesso chef che non si è certo intimidito dal gesto a tradimento degli spacciatori. Secondo la sua testimonianza potevano essere 2 o 3, che l’uomo ha poi dichiarato in una intervista televisiva “Sono sempre gli stessi”, alludendo quindi alle persone già segnalate e che probabilmente le Forze dell’Ordine potrebbero aver già individuato.
Foto repertorio TO