Il “Bosco Sacro di Monteluce” celebra l’VIII centenario della istituzione del Monastero delle Clarisse (1218-2018) con iniziative di carattere storico e culturale in stretto rapporto con le Clarisse di Sant’Erminio, eredi delle fondatrici (nel 1910 furono “cacciate” da Monteluce e nel 1925 si insediarono a Sant’Erminio) e con la Curia che cureranno l’aspetto religioso della ricorrenza.
Le attività sono supportate dal Comune di Perugia e dalla Regione Umbria e in collaborazione con la Facoltà di Lettere dell’Università, con la Galleria Nazionale dell’Umbria e l’Archivio di Stato.
Dell’evento ha parlato a nome dell’Associazione il Presidente Massimo Duranti nella conferenza stampa alla presenza del Vescovo ausiliare Mons. Paolo Giulietti, del Presidente del Consiglio comunale Leonardo Varasano.
Annunciata la pubblicazione di quaderni sulla storia di Monteluce e del Monastero, di un’edizione in tirature limitata dell’incisione settecentesca della Pala di Monteluce con la mano di Raffaello e dei suoi allievi. .
Soprattutto annunciate una serie di mostre in autunno sui documenti di fondazione e sulle opere d’arte provenienti dal Monastero di Monteluce, che è stato elemento centrale della vita della città per secoli per i rapporti con le più importanti famiglie che vi affidavano le figlie. All’Archivio di Stato verranno esposte le pergamene fondative originali; in Galleria nazionale la Natività del Caporali, la predella di Berto di Giovanni della Pala di Monteluce, oggi nei Musei Vaticani, il bassorilievo processionale oggi al Museo Diocesano. Un documentario illustrerà tutti i capolavori pittorici e scultorei che nel tempo sono stati nel Monastero.
Particolare attenzione l’Associazione dedicherà al ciclo pittorico trecentesco, quasi sconosciuto, che sta nel Coro delle monache annesso alla chiesa di Monteluce, per il quale stanno progettando restauratori e studiosi.
Duranti ha concluso amaramente che le celebrazioni non si potranno tenere in chiesa perché ancora chiusa, in attesa dei lavori previsti per lievi danni del terremoto. Ha denunciato in proposito l’inerzia incredibile della Soprintendenza speciale che, pur in presenza dello stanziamento certo di oltre 300.000 euro, dopo oltre un anno dalla chiusura della chiesa, non è riuscita neanche ad affidare la progettazione.
Il vescovo Giulietti ha annunciato che Papa Francesco ha concesso l’indulgenza plenaria ai chi visiterà la chiesa delle Clarisse di Sant’Erminio.