Gioia e soddisfazione per uno “scrigno” restituito alla comunità. E’ quanto si respirava martedì pomeriggio a Città della Pieve, quando si sono aperte di nuovo, dopo una parentesi lunga quasi venti anni, le porte del Museo del Duomo.
Più ricco e articolato nell’allestimento, lo spazio museale, contiguo alla stessa Cattedrale, è collegato alle cripte, dove recentemente sono state riscoperte e restaurate frammenti pittorici riconducili con molta probabilità a Benozzo Gozzoli.
L’inaugurazione del Circuito monumentale del Duomo è avvenuta nel giorno in cui Città della Pieve celebra i suoi Santi patroni, Gervasio e Protasio e ha visto la presenza tra gli altri del cardinale arcivescovo Gualtiero Bassetti. “Le opere d’arte sono le radici della storia – sono state le sue parole – ed è importante che rimangano nella loro sede naturale. Questa è una giornata importante e significativa, non solo per Città della Pieve, ma per tutta la Diocesi. Un momento di riflessione e approfondimento della nostra fede, civiltà e storia”.
Per il sindaco Fausto Scricciolo la riapertura del Museo rappresenta un grande dono per la comunità, in quanto luogo che “accoglie la storia più importante della città”.
Da martedì scorso dunque è tornato fruibile, grazie anche all’impegno e alla passione di tanti volontari, un percorso che interessa gli scavi delle fondazioni della Cattedrale e dei resti dell’antica Pieve, il Duomo con le sue preziose opere d’arte e le due sale e il corridoio che custodiscono oggetti di altissimo valore storico ed artistico di alcune chiese non più esistenti.
Alla cerimonia inaugurale ha preso parte anche la Delegazione Fai del Trasimeno attraverso il suo responsabile Luca Marchegiani che ha condotto la visita guidata alle cripte.
Successivamente il cardinale Bassetti ha celebrato la Santa Messa nella solennità dei Santi Gervasio e Protasio con l’insediamento dei canonici del Capitolo della concattedrale.