Il 31 Maggio 2018 alle ore 17, presso il Centro Ricevimenti Valle Rosa – SS3 Flaminia Km 122,8, promosso dalla coalizione Spoleto Popolare e Alleanza Civica che sostengono la candidatura a Sindaco dell’Ing. Maria Elena Bececco, si terrà un incontro dibattito dal titolo “APEA – Aree Produttive Ecologicamente Attrezzate. Un modello ecosostenibile di sviluppo del territorio”.
Interverranno il Dott. Massimo Ianniciello – Responsabile APEA PIOMBINO l’ Ing. Sandro Mandoloni consulente CIRIAF – Centro Interuniversitario di Ricerca sull’Inquinamento da Agenti Fisici – Università degli Studi di Perugia che presenterà un CASE STUDY sulla produzione di energia rinnovabile dalle alghe.
Il progetto riguarda la possibilità di riqualificazione dell’area dismessa della ex Minerva, tra quelle presenti nel territorio spoletino, mediante un insediamento produttivo basato sul modello innovativo e ecosostenibile della Cleaner Production.
L’area assumerà le caratteristiche di un ‘ APEA (Area Produttiva Ecologicamente Attrezzata) nella quale, le Aziende insediate potranno usufruire di benefici Gestionali, Finanziari e Competitivi considerevoli, mentre il Comune si farà portatore di innovazione e di animazione territoriale nel rispetto dell’ambiente e della qualità della vita.
Il modello d’insediamento produttivo avrà un impatto positivo in termini ambientali (zero emissioni in atmosfera, utilizzo di energia prodotta al 100% da fonti rinnovabili, riciclo del 100% dell’acqua proveniente dalla depurazione, zero produzione di rifiuti che impatti ulteriormente sul territorio), in termini economici (Realizzazione di un insediamento altamente tecnologico, a basso costo gestionale, grazie ai risparmi di scala consentiti dalla presenza e dalle attività del Gestore Unico, insediamento di tipologie di aziende che permettano la chiusura dei cicli a livello locale o regionale con filiera corta e specializzata) e lavorativi (Creazione di nuovi posti di lavoro, con maggiore occupazione nell’indotto, garanzia delle pari opportunità alle donne e ai giovani, presenza di asili nido, mense, altri servizi e spazi sociali per i lavoratori aperti anche al territorio circostante) .
Per tutte le imprese che si insedieranno nell’Area l’elemento attrattivo dovrebbe essere costituito dalla possibilità di creare delle reti di impresa per mettere a fattore comune una serie di servizi strategici, tra i quali quelli della comunicazione e del marketing.
E il prodotto da promuovere/comunicare sarebbe prima di tutto il “made in Umbria / made in Italy”, un brand che dovrebbe legare tutte le produzioni che nascono e affondano le proprie radici nel tessuto culturale e produttivo della Regione.
Si potrebbe quindi immaginare un’area dove convivono imprese che appartengono ai settori più classici dell’industria e dell’artigianato insieme ad altre, di nicchia, che si occupano anche di servizi alle imprese e di innovazione strategica (START-UP).