Numerosi mezzi di soccorso sono confluiti nella zona del lago Trasimeno per un allarme scaturito da un mancato segnale di una scatola nera, probabilmente di un piccolo mezzo aereo. Le notizie in un primo momento frammentarie hanno fatto pensare al peggio ma fra le ipotesi c’era anche quella di un malfunzionamento del dispositivo di segnalazione.
Resta il fatto che in casi del genere il protocollo di emergenza parte immediatamente. L’area nella quale si sono concentrate le ricerche era quella di Sant’Arcangelo di Magione. Sul posto anche un elicottero dei vigili del fuoco e un’ambulanza del 118 e i caschi rossi da Perugia e i carabinieri di Città della Pieve.
La vicenda accade ad una settimana esatta di distanza dalla scomparsa in volo dell’ultraleggero con a bordo due persone partito da Castiglione del Lago e di cui non si hanno avute notizie fino a giovedì, quando il mare ha restituito uno «scarpone» (come si chiamano in gergo i galleggianti per gli ultraleggeri) del Savannah biposto pilotato dall’esperto del volo Giuseppe De Maggio, 56 anni agente di commercio di Catania. E insieme al rottame, dalle acque, è affiorata anche una valigia con dentro effetti personali che i familiari hanno già riconosciuto. Il ritrovamento dei rottami ha decretato con certezza lo schianto del biposto in mare e purtroppo a distanza di una settimana, lasciato solo la speranza di ritrovare almeno la cabina dell’aereo per recuperare i corpi.
E oggi intorno alle 16 una nuova segnalazione di emergenza, per la quale l’allrme è rientrato intorno alle 17.30 quando si è capito che si trattava solo di un brusco atterraggio all’aviosuperficie di Monte Melino. Non sono note al momento nemmeno le caratteristiche del velivolo che impattando al suolo per l’atterraggio un po’ movimentato avrebbe subito un danno al segnalatore. In caso di ultraleggeri per volo sportivo infatti la legge non prevede l’obbligatorietà del piano di volo ma è lasciata la pilota la comunicazione e per questo in un primo momento gli accertamenti sono stati complicati. Il trasponder è il dispositivo a bordo del veicolo che segnala la posizione ma che dal pilota stesso può anche essere spento o, come in questo caso, guastarsi generando l’allarme. Falso, per fortuna come in questo caso.