Scrivanie rovesciate e lancio di oggetti nei confronti di un’impiegata dell’Inps; il fatto è accaduto lo scorso 24 aprile in un clima di alta tensione. Sono stati i colleghi dell’Urp ad andare in soccorso della malcapitata che ha dovuto subire l’ira furiosa di un utente che ha dato di matto all’interno gli uffici dislocati dell’Inps, trasferita di sede dopo l’incendio del 30 settembre 2017.
Nell’immediato è intervenuta la guardia giurata presente nel plesso, ma lo stato di forte agitazione dell’uomo ha richiesto l’intervento delle forze dell’ordine che hanno portato l’esagitato a più miti consigli.
Questo è un caso particolarmente estremo di ciò che accade quotidianamente nelle 3 sedi dislocate dell’Inps; quella di Via Mancini per le pratiche generali, quella situata presso l’Usl di Via Bramante e la parte ospitata dagli uffici di Confindustria, dove gli spazi ristretti e file interminabili esasperano gli animi degli utenti che, spesso, arrivano al loro turno con i nervi a fior di pelle, riversando il loro malcontento sui dipendenti che si trovano nei vari sportelli. Situazione resa ancora più esplosiva dalle gravi carenze di personale che aumentano i tempi di attesa e il carico di lavoro dei dipendenti.
Forse, la situazione dovrebbe migliorare in estate, quando l’Inps dovrebbe essere raggruppata in alcuni locali di Via Bramante presi in affitto, ma ancora non c’è l’ufficialità della cosa.
Sulla vicenda è intervenuto il sindacato dell’Usb che, tramite una nota, ha denunciato i gravi disagi dei lavoratori e lancia l’allarme sicurezza: “Una situazione pesante per gli operatori degli sportelli, che soffrono le difficoltà ed i disagi di cittadini-utenti spesso messi sotto pressione da una pesante burocrazia, disorientati e senza lavoro.
Di fronte a tali spiacevoli e ricorrenti episodi – si legge in una nota sindacale – è necessario ed urgente porsi il problema della sicurezza sul lavoro di cui tanto si parla, ma senza prendere mai alcun provvedimento a riguardo, nonostante la categoria del pubblico impiego abbia dovuto pagare tributi pesanti nella nostra Regione in termini di vittime sul lavoro.
La cronica carenza di personale, il malfunzionamento delle procedure, le costanti pressioni dei numeri della produzione, delle statistiche e dei canali telematici da presidiare, non intaccano l’impegno e la professionalità profusa dai dipendenti INPS che, pur in un quadro di oggettiva ed evidente difficoltà, fanno tutto quanto possibile per rendere al meglio i servizi all’utenza
È necessario ricordare che gli operatori dell’INPS – ricorda Usb – di Terni stanno lavorando da mesi in una situazione emergenziale e di particolare disagio, a seguito dell’incendio che ha reso inagibile la propria sede ed inaccessibili i propri archivi cartacei.
Ci adopereremo come sindacato al fine di sollecitare non solo le soluzioni e gli interventi necessari ad ottenere in tempi congrui una sistemazione più adeguata, sicura e funzionale per gli uffici, ma anche l’ottimizzazione dell’organizzazione del lavoro per la gestione dell’emergenza e della straordinarietà dei servizi, che i cittadini hanno il diritto di ricevere al meglio, pur nel dovuto e doveroso rispetto degli operatori che, siamo certi, fanno tutto il possibile per onorare i propri compiti e funzioni”.