Al Vinitaly 2018 di Verona, la più importante kermesse italiana del vino, si è presentato anche il Vinsanto Affumicato dell’Alta Valle del Tevere. Invitato al seminario “Vini Santi: un patrimonio italiano”, organizzato da Italian Wine Expert della Vinitaly International Academy, con relatore Henry Dawar, presso il Wine Digital 2 del Pala Expo di Vinitaly.
Presente in una degustazione con altri 9 blasonatissimi prodotti (tra cui il Vinsanto di Montepulciano 2002 – Avignonesi, Carmignano Riserva 2010, Vinsanto del Chianti Classico 2002 – Fattoria di San Giusto) il Vinsanto Affumicato dell’Alta valle del Tevere ha “rubato” la scena, riscuotendo un grandissimo successo. A presentare il Presidio Slow Food Chiara Filippi (segretaria Consorzio Vinsanto Altotiberino) e Claudio Ceccarelli (responsabile per i produttori del Presidio Slow Food del Vinsanto).
Definito dagli organizzatori dell’evento “la ciliegina sulla torta” nell’ambito della degustazione, a fine degustazione è stato preso letteralmente d’assalto dagli operatori presenti, interessati non solo alla sua grandissima qualità ma anche dal progetto che sottende questo prodotto unico: sviluppo e riscoperta del territorio vitivinicolo dell’Alta Valle del Tevere e ampliamento di una produzione agricola di tradizione anche come volano di rilancio della locale economia agricola.
Il progetto del Vinsanto affumicato dell’Alta Valle del Tevere ha avuto un impulso notevole dal riconoscimento come Presidio Slow Food da parte della fondazione Slow Food per la Biodiversità, riconoscimento che a livello internazionale lo ha inserito nel top delle produzioni enologiche tradizionali e, anche in occasione del Vinitaly, ha dimostrato le proprie potenzialità di ambasciatore della tradizione e dell’economia della Valtiberina.