I lavori di recupero della Cattedrale di San Feliciano dovrebbero partire entro la fine del 2018 e intanto, in questi giorni, sono stati avviati i primi sopralluoghi tecnici volti a verificare sia i danni inferti dalle recenti scosse di terremoto, che la stabilità dell’intero edificio sacro.
Un vero e proprio check up completo per fare il punto della situazione. Lo scorso 3 agosto del 2017 il Commissario Straordinario la Conferenza Episcopale Italiana e la Soprintendenza dell’Umbria hanno inserito il recupero del duomo folignate nel primo stralcio di opere pubbliche e beni culturali lesionati a seguito del cosiddetto ‘Terremoto Centro Italia”.
Altra data importante è stata quella dello scorso 4 gennaio quando il Vescovo Monsignor Gualtiero Sigismondi e Monsignor Giuseppe Bertini in veste di parroco della parrocchia di San Feliciano hanno dichiarato di voler procedere alla progettazione, operazione da circa 50mila euro a carico della Diocesi di Foligno, d’intesa con l’Ufficio Speciale della Ricostruzione – Regione Umbria.
E così, il 25 gennaio, proprio il giorno dopo la Solennità di San Feliciano, sono stati assegnati gli incarichi professionali per le progettazioni strutturali ed architettoniche. A riportare maggiori lesioni, in particolare: la volta del catino absidale, transetto sinistro, finestre del tamburo ed alcune decorazioni pittoriche affrescate.
Gli interventi prevedono stanziamenti di circa un milione di euro per consolidare coperture e volte, con il progetto che dovrebbe essere pronto entro il mese di aprile. Se la tabella di marcia sarà rispettata, come detto, il cantiere partirà prima delle festività natalizie.
Per i tempi di riapertura nessuno si sbilancia al momento. Ma – come si dice in questi casi – chi ben comincia…