I perugini debitori di tributi potranno chiedere dilazioni o rateizzazioni delle somme dovute al Comune (o ad altro ente riscossore), prima che questo inizi le procedure di riscossione coattiva.
Il Consiglio comunale ha infatti approvato le modifiche al regolamento per l’accertamento e la riscossione delle entrate tributarie. Non con tutti, però, il Comune sarà paziente. Si potranno infatti richiedere dilazioni o rateizzazioni solo qualora il debito della persona fisica o dell’azienda superi i 154,94 euro e non ci siano morosità relative ad altri tributi per i quali non sia stato già ottenuto lo stesso beneficio.
In ogni caso, il Comune attenderà al massimo 24 mesi per riscuotere l’intera somma, comprensiva degli interessi legali. Qualora il debito superi i 25.822,84 euro, la durata massima della dilazione può arrivare a 48 mesi. Qualora nel frattempo la situazione economica del contribuente sia peggiorata, si può chiedere un anno in più per pagare.
Nella stessa seduta, il Consiglio ha approvato le regole per consentire ai contribuenti di mettersi in regola con il pagamento della Tari (la tassa sui rifiuti) relativa al trimestre 2014-2016 senza l’aggravio di sanzioni. Una misura che dovrebbe consentire il rientro nelle casse pubbliche dei circa 24 milioni di euro che, si stima, non sono stati versati nel trimestre in questione.
Per accedere alla misura agevolata il contribuente deve manifestare al gestore del servizio la sua volontà di adesione mediante la presentazione di un’apposita istanza, a pena di decadenza, entro e non oltre il 30 aprile. Contestualmente si può chiedere anche la rateizzazione dell’importo dovuto (fino a 24 rate mensili per importi superiori a 5mila euro). Chi ha avviato contenziosi, contestando ad esempio l’importo della tassa, deve rinunciarvi. Chi non fosse in regola con gli obblighi dichiarativi della Tari scaduti il 30 giugno 2017 può recuperare presentando la dichiarazione entro il 30 giugno di quest’anno.
Ma per la Tari le novità riguardano soprattutto i pagamenti futuri. Il Consiglio ha infatti approvato le modifiche al discusso regolamento dell’imposta unica comunale relativa alla tassa sui rifiuti. Varie le modifiche introdotte. Una interessa chi svolge attività economica o professionale nello stesso edificio dove abita. Qualora non sia possibile distinguere con certezza le superfici destinate all’una o all’altra attività si applica “la tariffa delle utenze non domestiche ad una superficie convenzionale pari al 30% del totale”.
Inoltre, ai fini dell’applicazione della Tari a un soggetto giuridico, iscritto a ruolo per una utenza domestica, il calcolo della tariffa si basa su un nucleo familiare di 3 unità. Introdotta la possibilità per il gestore di effettuare compensazioni tra debiti e crediti riferiti al medesimo utente.
Non verranno rimborsate somme pagate in eccesso se inferiori a 12 euro l’anno, né il Comune procederà all’accertamento o alla riscossione di tributi inferiori ai 16,53, con riferimento ad ogni periodo d’imposta, a meno che il contribuente non sia recidivo.
L’opposizione spinge perché Perugia introduca finalmente la tariffa puntuale, così da far pagare in base ai rifiuti effettivamente prodotti. Un passaggio che, pur in modo progressivo, avverrà molto presto. La Giunta ha infatti annunciato che sta per partire il nuovo sistema di raccolta differenziata “porta a porta” in tutta l’area “compatta” della città; una volta a regime, sarà possibile passare alla tariffa puntuale.