Dodici anni di reclusione. E’ questa la sentenza di condanna emessa dal giudice per le udienze preliminari di Firenze nei confronti di Roberto Ferracci, il 53enne di Spello che il 25 settembre dello scorso anno, aveva accoltellato i giudici del tribunale civile di Perugia, Umberto Rana e Francesca Altrui e un dipendente amministrativo, Giuseppe Alessandrini.
PROCESSO LAMPO
La sentenza è arrivata al termine del processo con rito abbreviato, dopo che la procura della Repubblica di Firenze, competente per i reati che coinvolgono magistrati perugini, aveva chiesto e ottenuto il giudizio immediato. Ieri mattina in aula, prima che il giudice si ritirasse in camera di consiglio, il sostituto procuratore aveva chiesto una condanna a 15 anni di reclusione.
CAPACE DI INTENDERE
Mentre l’avvocato di Ferracci, Silvia Olivieri, aveva sollecitato l’assoluzione per incapacità di intendere e di volere. Il giudice fiorentino ha inoltre condannato l’uomo al risarcimento delle spese di costituzione di parte civile dei due giudici aggrediti, che erano presenti nel procedimento assistiti dall’avvocato Francesco Maresca, lo stesso che ha sempre rappresentato la famiglia di Meredith Kercher.
TENTATO OMICIDIO PREMEDITATO
Il magistrato lo ha dunque condannato per tentato omicidio aggravato e premeditato, come aveva chiesto la procura. Ferracci incolpava la dottoressa Altrui della perdita dell’hotel di famiglia, quella pensione Julia di Spello finita all’asta per i debiti della famiglia e il 25 settembre scorso era uscito di casa con due coltelli nel marsupio e si era diretto nell’ufficio del giudice.
TERRORE IN TRIBUNALE
L’aveva aggredita con una lama di 25 centimetri, aveva cercato di infierire mentre lei si nascondeva sotto la scrivania, fortunatamente il collega Umberto Rana era intervenuto e l’aveva salvata, ricevendo purtroppo, a sua volta, una coltellata. La dottoressa Altrui, per il trauma fisico e psichico, non è ancora tornata in servizio.