C’è stato anche il riconoscimento pubblico dell’amministrazione comunale per i 70 anni di matrimonio, le cosiddette “Nozze di Ferro“, di Carlotta Carlicchi (92 anni) e Ventura Gildoni (96), che ieri mattina (domenica 4 febbraio), nella Sala del Consiglio comunale hanno ricevuto una targa ricordo con cui il sindaco di Città di Castello ha sottolineato simbolicamente la vicinanza della comunità tifernate a una coppia speciale e l’ammirazione per una esperienza di vita caratterizzata da un profondo legame con la città.
A consegnare il dono della municipalità è stata la responsabile del Servizio di Stato Civile Daniela Salacchi, che ha accolto nella residenza comunale Carlotta e Ventura, insieme a parenti e amici. Alla cerimonia ha preso parte anche il vescovo di Città di Castello monsignor Domenico Cancian, che ha impartito ai coniugi di Cinquemiglia la propria benedizione.
“Nella nostra famiglia ci siamo sempre voluti bene”, hanno raccontato Carlotta e Ventura, al cospetto della funzionaria comunale e del presule della Diocesi tifernate, i quali hanno sottolineato come l’amore che ancora oggi li unisce visibilmente sia d’esempio nella difficile stagione che la famiglia vive nella società.
Tra i primissimi in Alta Valle del Tevere ad avviare insieme ai fratelli un’attività agricola con l’ausilio di mezzi meccanici, Ventura ha conosciuto Carla al ritorno dalla guerra in Russia e subito è nato il sentimento forte che li avrebbe portati a vivere una vita intera insieme. Dopo circa due anni di fidanzamento si sono sposati il 31 gennaio 1948 e hanno dato alla luce 3 figlie, purtroppo con il dolore della perdita della prima, ma con la gioia di accogliere 7 nipoti e 4 pronipoti, ieri tutti presenti. Dedita alla famiglia, Carla ha gestito per anni l’attività commerciale di bar-tabacchi e alimentari a Cinquemiglia ed è oggi forte collante per figli e parenti con le sue puntuali telefonate in occasione delle ricorrenze, con cui mantiene saldi i legami di una famiglia numerosa e unita.