Il giorno di inizio della stagione di pesca alla trota fario in torrente, cosiddetta apertura, e’ indiscutibilmente l’evento piscatorio più atteso tra le migliaia di appassionati, le cui radici sono solide nel nostro territorio. Non serve essere degli inveterati pescatori per attendere frementi l’ultima domenica di febbraio, da sempre il giorno in cui padri, figli, nonni ed amici si accingono di buon mattino presso le rive dei fiumi della nostra Regione. Una forte tradizione.
“Eppure, durante la riunione della Consulta della pesca del 12 gennaio scorso presso la Regione Umbria -recita una nota dell’Associazione Sportiva Pescatori del Topino- non tutte e cinque le associazioni coinvolte hanno votato contro la decisione di manipolare questa usanza, che rischiava di essere traslata di un mese. Due di esse infatti, a detta del Comitato delle attività commerciali operanti nel settore Pesca Sportiva, hanno deciso di voltare le spalle ai propri iscritti, votando per l’alterazione. Per di più, continuano, le stesse due associazioni non hanno mostrato nessuna cura per le considerazioni sollevate sull’impatto economico che l’attuazione di tale decisione avrebbe apportato ad un settore già intensamente penalizzato dagli effetti della crisi economica e dai cambiamenti climatici degli ultimi anni.”
Nonostante un periodo di incertezza che durava da qualche mese, il Comitato si sente soddisfatto per l’esito della decisione e ringrazia tutti coloro che hanno contribuito al suo successo, in particolare la Regione Umbria e l’assessore regionale Fernanda Cecchini.