Casa Pound ha organizzato per il 16 dicembre una manifestazione in “Direzione Parlamento” e ‘pro italiani’, contro il degrado della zona San Giovanni a Perugia; iniziativa, alla quale prenderà parte anche il referente nazionale Di Stefano, scatenando la dura reazione delle forze politiche e sociali tradizionalmente schierate a sinistra. In particolare l’Anpi, la Cgil e Prc, chiedono alle istituzioni che il corteo venga annullato.
“Si svolgerà sabato 16 alle 16 il corteo di CasaPound per le vie di uno dei quartieri più popolosi della periferia perugina – rende noto Antonio Ribecco, responsabile perugino del movimento – Abbiamo scelto questo quartiere perché è il simbolo della periferia completamente stravolta dall’immigrazione incontrollata, che crea problemi quotidiani anche agli anziani, con le pressanti richieste di soldi da parte di donne straniere per favori sessuali nei parchi del quartiere, per non parlare poi dei problemi legati alla spaccio di droga e alla prostituzione”.
Dalle 19.30 è previsto l’incontro con Simone di Stefano segretario nazionale di CasaPound al Griffa ad Elce in via Alessio Lorenzini n.22 “per festeggiare – scrive Ribecco – un anno di apertura della sezione perugina di CasaPound”.
“Perugia è città di pace, Perugia è città dell’accoglienza, Perugia è, oggi come ieri, fieramente, città antifascista. Per questo come Cgil e Anpi – si legge in una nota – insieme a tutte le altre realtà associative che si riconoscono nei valori della Costituzione, riteniamo inaccettabile che i nuovi fascisti di Casa Pound sfilino e manifestino per le vie della nostra città. Sarebbe un fatto grave, tanto più alla luce dei recenti episodi di violenza neofascista che si sono verificati in diverse zone del Paese, da ultimo l’aggressione di un dirigente della Fiom Cgil a Forlì. Siamo pertanto a chiedere alle autorità competenti di non autorizzare la sfilata neofascista promossa nel quartiere di Ponte San Giovanni per sabato 16 dicembre. In caso contrario saremo pronti a difendere i nostri quartieri da chi vuole sporcarli con l’odio, l’intolleranza e la paura del diverso”.
Rifondazione comunista di Perugia si unisce alla richiesta dell’ANPI alle autorità competenti affinché non autorizzino la parata definita “fascista” organizzata per sabato 16 dicembre a Ponte San Giovanni: “sarebbe un insopportabile sfregio alla memoria di pace, accoglienza e antifascismo della nostra città”.
“La recrudescenza di forme pericolose e inquietanti di estremismo di matrice neofascista nel nostro Paese – sottolinea Prc Perugia – non è un frutto di un destino cinico e baro, ma è il risultato del continuo inseguire la destra da parte dei governi di centrosinistra a guida PD e della loro scellerata gestione della crisi economica che sfocia in una barbarica guerra tra poveri.
Rifondazione comunista ha già presentato in passato ordini del giorno nelle assemblee elettive mirati a negare la concessione di qualsiasi spazio pubblico ad organizzazioni di ispirazione fascista e continuerà a farlo; inoltre sarà al fianco delle iniziative di tutte le forze democratiche e antifasciste qualora sciaguratamente la manifestazione non dovesse essere fermata.