Un grande successo, una favola a lieto fine. Si può parlare in questi termini della mostra ‘Seduzione e potere. La donna nell’arte tra Guido Cagnacci e Tiepolo’ curata da Vittorio Sgarbi e Antonio D’Amico, la cui esposizione si è appena conclusa nella Chiesa monumentale di san Francesco a Gualdo Tadino, dopo aver fatto registrare risultati importanti.
“È stata letteralmente presa d’assalto – commentano dal Polo museale cittadino –, facendo registrare 11.200 visitatori, 150 visite guidate con l’esperto, 700 cataloghi venduti e la presenza di 50 istituti scolastici e 40 gruppi organizzati”. Dati più che lusinghieri nonostante la mostra abbia subìto una censura da parte di Facebook per i contenuti di nudo delle opere, rivelatasi penalizzante per la mancata visibilità sul noto social network ma anche un gancio per attirare l’attenzione di testate nazionali.
Mostra di Sgarbi censurata da Facebook, il critico “sfida” il social e si denuda
“Sono molti i soggetti che devo ringraziare – ha aggiunto Catia Monacelli, direttore del Polo museale di Gualdo Tadino – perché hanno contribuito a questo successo. In primo luogo i partner, Gal Alta Umbria, Fondazione Archivio Antonio Ligabue di Parma, Rotary club e il Lions club, Fondazione Cassa di risparmio di Perugia, Comune di Gualdo Tadino, Regione Umbria e l’azienda Rocchetta, main sponsor dell’evento, e tutti gli altri sponsor che hanno contribuito. Non di meno ringrazio pubblico, insegnanti e studenti di ogni ordine e grado e tutto il personale che ha lavorato con passione e professionalità al progetto”.
“Eventi come questo – ha dichiarato il sindaco di Gualdo Tadino Massimiliano Presciutti – contribuiscono alla crescita, allo sviluppo e alla valorizzazione della città e, per la loro cifra artistica e culturale, sono il traino di un indotto che promuove l’economia del territorio”.
Archiviata la mostra, il Polo museale cittadino prosegue la sua attività, per cui si potrà approfittare, nel ponte dell’Immacolata e nelle festività natalizie, per visitare i musei di Gualdo Tadino: oltre alla Chiesa monumentale di san Francesco, il Museo civico Rocca Flea, il Museo regionale dell’emigrazione ‘Pietro Conti’, il Centro culturale ‘Casa Cajani’ con il Museo della ceramica e il Museo archeologico Antichi Umbri e, infine, il Museo Opificio Rubboli.