Sei ore di viaggio con i mezzi pubblici per andare e tornare dal Tribunale erano una follia. Un’anomalia del sistema che si era venuta a creare con la riforma delle circoscrizioni dei Tribunali e che ricadeva sui cittadini e sugli operatori (avvocati e forze dell’ordine e tutti gli operatori del settore giustizia). Da oggi Città della Pieve, Paciano e Piegaro vengono finalmente ricompresi nelle competenze giudiziarie del Tribunale di Perugia, invece che del Tribunale di Terni.
La buona notizia
Ad annunciarlo sono i parlamentari umbri Walter Verini, capogruppo del Pd in Commissione Giustizia della Camera e promotore della legge e Nadia Ginetti, della Commissione Giustizia del Senato, che proprio oggi ha sancito l’approvazione definitiva mettendo fine ad una situazione anomala e di grave disagio per cittadini, avvocati, operatori, costretti a lunghe e irrazionali trasferte a Terni invece che, come logica e buon senso avrebbero consigliato, a Perugia. “Ci sono voluti tempo, pazienza, tenacia e unità, ma alla fine ce l’abbiamo fatta – commentano Verini e Ginetti – Le procedure parlamentari sono quelle che sono, ma la logica ha vinto: era irrazionale che per un automatismo burocratico questi territori – appartenenti all’ex Tribunale di Orvieto – avessero seguito le competenze di questo dopo la chiusura, assegnate al Tribunale di Terni”.
Un lavoro della “squadra” umbra
“Il merito – aggiungono Verini e Ginetti – non è solo nostro, ma di tutti. Innanzitutto dei Sindaci delle tre cittadine lacustri, che fin dall’inizio si sono battuti con i loro consigli comunali. E poi degli Uffici Giudiziari Umbri (ricordiamo l’incoraggiamento mai mancato dell’allora Presidente De Nunzio). E poi dell’Ordine degli Avvocati, nella persona del Presidente Calvieri”. Ma la chiave è stata anche quella dell’unità di tutti i parlamentari eletti in Umbria. Quando fu presentata la proposta di legge, ci fu la firma di tutti i deputati umbri del Pd, 5 Stelle, Forza italia e Scelta Civica. Questo ha rafforzato le possibilità di successo e ha fatto sì che anche al Senato tutti i gruppi lavorassero per questa finalità.
L’iter
La politica si è mossa con la proposta di legge avanzata dall’onorevole Walter Verini e sottoscritta dai colleghi di tutte le forze politiche. Dopo che la Camera dei deputati ha approvato all’unanimità la proposta, l’iter è passato al Senato per il passaggio speculare. La commissione giustizia di Palazzo Madama ha chiesto al presidente Grasso di deliberare la modifica in sede legislativa. Il Ministero dell’Economia ha dato il suo parere positivo (lo stesso che aveva già espresso alla Camera) anche perché si tratta di un passaggio tecnico senza costi aggiuntivi per l’Erario.