L’Italia piange al capezzale di culle sempre più vuote, la città di Jacopone guarda i dati di oggi e si interroga su un futuro che potrebbe essere ancora più nero.
A scattare una prima fotografia dai contorni piuttosto incerti è stato il professore Gian Carlo Blangiardo, ordinario di demografia all’Università Milano-Bicocca, intervenuto nei giorni scorsi ad un convegno sul ruolo della famiglia nella politica e nella società, promosso dall’Associazione nazionale famiglie numerose con il patrocinio del Comune di Marsciano. Focalizzando la sua analisi dalla situazione nazionale a quella della Media Valle del Tevere (8 Comuni per una popolazione complessiva di 57.631 residenti, di cui l’11,5% stranieri) Blangiardo ha ipotizzato per questo 2017 un saldo naturale (differenza tra nati e morti) fortemente negativo: il territorio dovrà infatti fare i conti con 359 residenti in meno, per una perdita incrementata di circa cento unità rispetto al dato già negativo del 2016.
Dopo Monte Castello di Vibio, San Venanzo e Fratta Todina, Todi sarà il Municipio a dover gestire una “emorragia” piuttosto importante, perdendo circa sei unità ogni mille residenti. E proseguendo sulla strada che negli ultimi cinque anni ha già fatto sparire dal colle circa 800 tuderti.
Numeri che hanno messo in allerta sia l’amministrazione comunale che le istituzioni scolastiche del territorio rispetto ad un trend potenzialmente “letale”. E’ da qui che nascono alcune stime ed analisi effettuate dalla direzione didattica di Todi e dall’assessorato alle politiche famigliari per cercare di prevedere cosa potrebbe riservare a Todi il prossimo futuro. Rispetto al volume di nascite attuale – tra 100 e 120 nuovi nati ogni anno – la curva sembra destinata ad un forte ribasso. Con il risultato che entro i prossimi tre anni verrà “cancellata” una intera sezione di scuola elementare (dunque fra 100 e 150 bambini tra 6 e 10 anni) ed entro i prossimi cinque anni, nella previsione più ottimistica, scompariranno almeno due sezioni di scuola materna. Col rischio concreto che la quota più realistica sia di almeno tre sezioni. Questo potrebbe voler dire che in dieci anni dal Colle potrebbero complessivamente sparire oltre mille persone.
di Christian Cinti