Sono in corso i pagamenti per il Contributo per l’autonoma sistemazione (Cas) per 412 famiglie di Spoleto sfollate in seguito alle scosse di terremoto dello scorso anno (quinta erogazione). Il Comune di Spoleto rassicura sull’erogazione delle due mensilità previste, quelle di agosto e settembre, dopo i malumori trapelati in questi giorni sui social network.
Qualche disagio e slittamento (seppur di appena pochissimi giorni) in realtà c’è stato, a causa del guasto al sistema informatico del Comune avvenuto qualche giorno fa (qui l’articolo). Il Comune di Spoleto ha nei giorni scorsi emanato due diverse determine per le liquidazioni del Cas al 30 settembre.
Il primo atto, datato 26 ottobre e pubblicato all’Albo pretorio il 31, riguarda 112 famiglie ammesse al contributo che arriva dalla protezione civile nazionale per gli sfollati post sisma del 2016; il secondo – datato 7 novembre e pubblicato oggi – riguarda altre 300 famiglie. Ma l’atto di liquidazione (che arriva dopo il riconoscimento dei fondi da parte della Regione) – spiegano dal Comune di Spoleto – non è sinonimo di pagamento. La procedura prevede poi infatti che la determina passi all’Ufficio ragioneria, che deve emettere i mandati di pagamento alla Tesoreria comunale, la quale poi effettua i bonifici agli aventi diritto. Una procedura complessa, insomma, per la quale in generale possono occorrere alcuni giorni, fino ad oltre una settimana. A complicare in qualche modo la situazione negli ultimi giorni è stato appunto il problema informatico, oltre alla festività del 1 novembre. Anche se dopo una settimana dalla determina, i soldi erano in Tesoreria. Il mandato di pagamento, infatti, è stato effettuato ieri fanno sapere dal Comune. Ora quindi, in base ai tempi tecnici della banca, il Cas finirà nei conti corrente delle famiglie che ne hanno diritto.
Fino a qualche settimana fa erano 557 le domande pervenute al Comune di Spoleto per il contributo per l’autonoma sistemazione; a inizio ottobre per 55 nuclei è avvenuta la revoca perché non più aventi diritto, mentre su circa 90 la pratica è sospesa perché sono in corso delle verifiche.