“Ci aveva provato anche zio Adolf” – Un ‘battuta’ su Facebook che è costata cara all’assessore comunale di Orvieto Massimo Gnagnarini, eletto come consigliere in una lista civica a sostegno del sindaco Giuseppe Germani e poi scelto dal primo cittadino per occuparsi delle deleghe del bilancio e personale.
Non è il primo caso di politico che usa in modo inadeguato il social più popolare del mondo e, la sua esternazione non è di certo passata inosservata, tanto che, nella giornata di giovedì, l’assessore ha rassegnato le dimissioni al sindaco.
L’assessore ha provato anche a giustificarsi, ma chi ricopre cariche istituzionali dovrebbe astenersi da battute da bar di basso profilo. La notizia è finita anche su testate nazionali e, ben presto, ha avuto notevole diffusione mediatica: “a seguito dell’enorme e grottesco riflesso mediatico sviluppatosi intorno a una mia frase su Facebook – precisa Gnagnarini – riferita alla storia della persecuzione nazista verso il popolo Rom da me evocata in una infelice quanto inopportuna forma di spirito nel rispondere ad alcune domande poste da un nostro concittadino, desidero sollevare l’Amministrazione da ogni conseguenza o imbarazzo che ne possono derivare. Pertanto ti rimetto le Deleghe di Giunta a me assegnate per favorire ogni chiarimento e valutazione. Circa i miei sentimenti autentici verso gli orrori del nazismo sono la mia storia personale e politica a far fede”.
Anche il sindaco Germani, contattato telefonicamente da TO, ha confermato che la frase non può essere accettata e che la vicenda lo ha lasciato interdetto: “Conoscendo la storia politica di Gnagnarini rimango sorpreso dall’infelice uscita. Mi sono preso 24 ore di tempo per decidere se accettare o no le sue dimissioni, ma credo di non avere altra scelta se non quelle di accettarle”. Bisognerà comunque attendere la giornata di domani per avere l’ufficialità della decisione del sindaco.
Ricostruiamo la storia
Su Facebook l’assessore si stava confrontando con alcuni cittadini riguardo il problema che da tempo affligge il parcheggio della stazione e della funicolare di Orvieto, con presenza di ragazze di origine rom che spesso chiedono elemosina o svolgono altre attività illecite; frequentemente le forze dell’ordine pattugliano la zona, ma il problema si ripete ciclicamente, tanto che anche pochi giorni fa sono scattate alcune denunce.
Un cittadino ha segnalato con un post la presenza di una decina di ragazze di etnia rom alla stazione “pronte a fare affari” e qui la risposta di Massimo Gnagnarini: “che ti devo dire, ci aveva provato anche zio Adolf a prendere qualche rimedio, politicamente scorrettissimo, ma non gli è riuscito neanche a lui”.
Il chiaro riferimento all’ideologia nazista non poteva che generare un terremoto politico; una leggerezza che è costata ‘la poltrona’ al politico orvietano.
I segretari di circolo del Pd
Sulla questione si registra anche l’intervento dei segretari dei circoli Pd di Orvieto, Lorenzo Cortoni, Samuele Tognarini e Karol Sganzerla. “Con estremo rammarico e nella comprensione di un momento delicato per l’amministrazione comunale della nostra città, – evidenziano – siamo consapevoli che le reazioni generate dalle parole dell’assessore Gnagnarini rappresentato un serio elemento di difficoltà e valutazione per il Sindaco, la giunta e la maggioranza. Non dobbiamo e non vogliamo farci trascinare nelle decisioni affrettate, ma tantomeno dobbiamo perdere di vista l’obiettivo della salvaguardia dell’immagine della città, del Comune e di chi lo rappresenta, aldilà della posizioni politiche che si occupano. Comprendiamo e apprezziamo la scelta di posticipare la valutazione delle dimissioni dell’assessore Gnagnarini nell’ottica di condividere con la giunta e con i gruppi di maggioranza un percorso che possa trovare la sintesi migliore e per riportare il dibattito su posizioni più serene ma soprattutto rispettose della dignità storica culturale e democratica di Orvieto.
In queste ore abbiamo ascoltato e ricevuto reazioni da tanti iscritti, militanti e simpatizzanti del Partito democratico della nostra città. In molti hanno condannato le parole di Gnagnarini riportando alla mente i tragici momenti vissuti dalle loro famiglie durante l’occupazione nazista, ricordando la storia antifascista di Orvieto e chiedendo un atto determinato per recuperare l’immagine della città contaminata dal caos mediatico suscitato da delle ignobili frasi razziste. Rinnovando, ora più che mai, la fiducia verso l’operato del Sindaco e della maggioranza, dobbiamo però essere anche responsabili e chiari nei confronti del nostro Partito, della città di Orvieto e nel rispetto degli Orvietani e delle Orvietane; per tanto invitiamo il sig. Sindaco ad accettare le dimissioni dell’assessore Massimo Gnagnarini togliendo lui e l’amministrazione, dall’imbarazzo di vedere compromesso il percorso dell’attuale governo della città. Con altrettanto rigore e fermezza saremo al fianco del sindaco e della maggioranza in questa delicata fase dell’attività amministrativa”.
(aggiornato alle ore 9.43 del 3 novembre)