Una petizione per l’aggiunta di una corsa veloce alle ore 14 dalla Stazione di Sant’Anna a Trestina-Città di Castello-Sansepolcro, firmata da un gruppo di studenti e lavoratori che, rispettivamente, studiano e lavorano a Perugia e utilizzano come mezzo primario di spostamento proprio il treno regionale, attualmente sostituito da autobus, è stata inviata al sindaco Luciano Bacchetta, con la richiesta di farsi portavoce di questa istanza presso istituzioni e uffici regionali.
Il primo cittadino nel sottolineare “la stringente attualità del contenuto della petizione, tra l’altro già al centro, assieme ad altre questioni, di un recente incontro con il presidente dell’associazione ‘Il Mosaico’ Carlo Reali e di un altro con il presidente del Comitato Pendolari dell’Alta Valle del Tevere Andrea Meniconi e il fondatore del sodalizio Palmiro Caiotti” ha provveduto ad informare l’assessore regionale alle infrastrutture Giuseppe Chianella, invitandolo a valutare ed approfondire in modo positivo le soluzioni, indicate nella petizione, “che permettano di ridurre le difficoltà e i disagi dei viaggiatori dovuti alla chiusura della ferrovia e assicurare servizi di trasporto adeguati alla dignità e alle esigenze delle persone”.
“Quella dei pendolari è una battaglia di tutti – ha precisato Bacchetta – e faccio, dunque, appello a tutti i soggetti istituzionali e tecnici interessati dal passaggio della ferrovia perché comprendano appieno la grandissima importanza rappresentata dal treno e lavorare affinché questa fase di transizione che intercorrerà fino alla riapertura della ferrovia sia meno difficoltosa possibile per gli utenti”.
Nella petizione, tutti i pendolari firmatari chiedono dunque l’aggiunta di una corsa diretta Sant’Anna – Trestina-Città di Castello-Sansepolcro alle ore 14 circa, oltre a quella presente alle ore 17.30, “per agevolare il rientro a casa per tutti coloro che vivono nello zone periferiche, evitandogli ben 35 fermate e ben 2 ore di viaggio, decongestionare la situazione durante l’ora di punta (ore 13.45), rendere meno traumatico il rientro a casa per chi ancora per necessità si affida ai mezzi pubblici, avvicinare nuovi utenti, soprattutto della zona nord dell’Umbria, attratti dalla possiblità di far rientro a casa con le stesse tempistiche di un viaggio in automobile”.