È di Alvaro Arcipreti, 58enne dirigente sportivo di Umbertide, l’unico nome umbro spuntato nell’indagine della Procura di Prato sulla presunta combine di alcune partite di calcio di Eccellenza toscana, riguardanti soprattutto la squadra della Sestese.
L’ex direttore sportivo di Gubbio, Perugia e Foligno, ha ricevuto un avviso di garanzia dalla medesima procura, dichiaratosi “esterrefatto” e “assolutamente estraneo ai fatti”, annunciando di provvedere a tutelarsi nelle sedi giudiziarie e sportive.
L’inchiesta della procura, oltre alle presunte combine di almeno una dozzina di match tra Lega Pro ed Eccellenza, si concentra anche su un sistema di documenti falsi per far arrivare in Italia calciatori minorenni provenienti dall’Africa da piazzare in importanti club professionistici.
Arcipreti sarebbe però coinvolto solo in alcune telefonate, relative ad alcune partite, con il presidente della Sestese Filippo Giusti, ora ai domiciliari con l’accusa di immigrazione clandestina insieme al procuratore sportivo Filippo Pacini.