L’estate entra nella fase più calda, la pioggia scarseggia ed ovviamente c’è maggiore necessità di acqua: ma purtroppo ‘i conti non tornano’ e dalla Valle Umbra Servizi fanno sapere che siamo in piena crisi idrica. Anche l’area del Folignate infatti, come d’altronde il resto d’Italia, deve fronteggiare l’emergenza che ha portato ad una drastica riduzione delle risorse idriche. Basti pensare che rispetto al settembre dello scorso anno, c’è stato un crollo delle precipitazioni di circa il 40% quasi un dimezzamento in pratica.
Le sorgenti dell’Argentina e di Rasiglia sono ‘crollate’ dal 10 al15% mentre quelle cosiddette minori, anche del 25 / 30% cosa più che preoccupante. “In generale possiamo dire che con un uso corretto dell’acqua, quindi solamente a fini idropotabili – avvisa in una nota la Valle Umbra Servizi – gli effetti della crisi saranno sicuramente contenuti”. Nell’ultimo triennio 2014-2016 sono state messe in campo azioni per la ricerca delle perdite, investendo un milione e mezzo di euro. Oltre a questo, l’azienda ha provveduto al trasporto con autobotti, iniziato questa primavera. Strategie che hanno consentito di garantire la fornitura.
“I grandi acquedotti stanno reggendo l’impatto nonostante l’aumentata richiesta e la riduzione delle portate – spiega la Valle Umbra Servizi – va però meno bene nei piccoli impianti, dove a volte si registrano maggiori criticità. Ovunque però – avvertono – i livelli di acqua nei serbatoi recuperano ampiamente, con qualche goccia di pioggia, a testimonianza che le ordinanze comunali che vietano l’uso dell’acqua dell’acquedotto per fini non potabili, non sono da tutti rispettate”.
La crisi idrica 2017 è una delle più preoccupanti degli ultimi decenni, l’acqua pubblica non può essere usata per irrigare orti e giardini, riempire piscine, lavare automezzi e pulire le strade. Le amministrazioni comunali stanno facendo controlli, mentre nel sito http://www.vusspa.it/acqua/in-primo-piano/127 si possono trovare consigli utili per ridurre il consumo ed evitare sprechi.