La prima conferenza stampa della 60ma edizione del Festival dei Due Mondi di Spoleto è dedicata al programma ufficiale proposto da La MaMa Umbria International che sotto la consueta intitolazione di La MaMa Spoleto Open, mette in campo una serie di appuntamenti molto interessanti su teatro, performance e scrittura di scena dei linguaggi contemporanei.
Un inizio quasi simbolico per Spoleto60 che sgombera il campo dalle consuete tiritere sulla mancanza di sperimentazione o di nuove scoperte.
Presenti alla conferenza stampa odierna l’anima di LaMaMa Umbria International, Adriana Garbagnati, in compagnia di David Diamond, coordinatore di La MaMa New York, L’assessore alla Cultura di Spoleto, Camilla Laureti e naturalmente il Direttore Artistico del Festival, Giorgio Ferrara fresco di riconferma triennale nell’incarico (CLICCA QUI)
Ma a Palazzo Racani Arroni c’è anche una nutrita presenza dei giovani ospiti nella Residenza artistica di S.Maria Reggiana, un luogo in cui il teatro si respira ininterrottamente durante l’anno grazie ai laboratori artistici in ogni campo del teatro sin dal lontano 1990, anno della fondazione ad opera di Ellen Stewart.
Ma quello di quest’anno è un appuntamento speciale in cui si festeggiano non solo i 50 anni di attività in Italia della fondatrice, ma anche la nona edizione dell’evento La MaMa Spoleto Open. Ellen Stewart arrivò a Spoleto con un suo spettacolo per la prima volta nel 1967 e da allora l’amore per questa città e la sua gente non è mai venuto meno, fino alla sua scomparsa avvenuta a New York nel 2011.
E’ Giorgio Ferrara a manifestare per primo il suo apprezzamento per questi 9 anni di relazione artistica tra il Festival e La MaMa, un proficuo scambio di informazioni e idee iniziate con l’ormai celebre esperienza di Rosso Bastardo, l’osteria Fringe a via del Mercato il cui successo fu una delle travolgenti novità legate, in qualche misura, al nuovo corso del Festival. Un interesse quello di Ferrara molto attento alla vocazione internazionale della proposta de LaMaMa. Positive anche le parole dell’assessore Laureti che parla de La MaMa come di uno straordinario esempio per quella politica territoriale di far vivere alla città l’emozione della cultura tutto l’anno, così come si è da poco iniziato a fare con i concerti di Natale e Pasqua grazie alla volontà del Festival. E a suggellare questo interesse generale per la proposta de La MaMa ci pensa Adriana Garbagnati che ha un sogno nel cassetto, ovvero quello di realizzare una produzione originale solo per il Festival. E poichè le cose cambiano, magari quel tempo non è così lontano.
A Spoleto60 le novità proposte sono molto e tutte di rilievo per il consueto, ampio respiro internazionale. Ci limitiamo a citare alcune degli spettacoli in programma come la performance La fuga e Liberté toujours dei coreografi Eden Weiseman e Jadd Tank, uno studio decisamente interessante sul corpo e sui vincoli materiali dello stesso. E poi Global Players del Seoul Institute of the Arts, mix di musica dal vivo, interattività e performance non verbale. Ma anche l’opera lirica The book of Thel di Rolando Macrini, con la direzione musicale dello spoletino Claudio Scarabottini (dell’associazione Bisse) ed i disegni di Jacopo Maran. Infine una proposta di grande interesse con Chiedi chi era Francesco, piece dedicata a Francesco Lo Russo, militante di Lotta Continua ucciso a Bologna nel ’77 durante una manifestazione.
Riproduzione riservata
Foto: Tuttoggi.info (Carlo Vantaggioli)