File spaventose e attese infinite. Di nuovo. E’ ancora questa la situazione attuale allo sportello informativo tifernate di Umbra Acque, in questi giorni affollatosi di cittadini furiosi per le bollette salate arrivate in ritardo.
L’assalto all’unico ufficio di Città di Castello si crea puntualmente a causa dell’unica apertura settimanale il mercoledì, dalle 8.30 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 17.
Sull’annoso problema del (mancato) prolungamento dell’orario a 40 ore settimanali (a fronte delle attuali 8 ore scarse), per il quale anche il Consiglio comunale si era espresso all’unanimità approvando la mozione specifica, è tornata la Lega Nord con i suoi consiglieri Riccardo Augusto Marchetti e Valerio Mancini:
Le lunghe file e le giustificate proteste degli utenti erano più che prevedibili da Umbra Acque visto la mancata emissione di bollette da diverso tempo. Allora perché non prolungare l’orario di apertura al pubblico o aumentare, seppur provvisoriamente, il personale così da far fronte alle sollecitazioni dei numerosi cittadini?
Servizio idrico integrato, Commissione interroga e Umbra Acque risponde
I due esponenti del Carroccio, lo scorso 31 maggio, si sono anche recati di persona allo sportello informativo, per un sopralluogo che ha rimarcato gli evidenti disservizi, con alcuni utenti trovatisi davanti oltre 70 persone. I due consiglieri ribadiscono quindi la necessità di “uscire da Umbra Acque e riprendere il servizio idrico. Bisogna lasciare ai sindaci la libertà di decidere se privatizzare o meno il servizio. Ci auguriamo che l’amministrazione comunale riesca ad ottenere il prolungamento dell’orario di apertura dello sportello perché se così non sarà, presenteremo una mozione per uscire da questo inutile carrozzone, certi del supporto di tanti cittadini e di altre forze politiche”.