Il colonnello dei carabinieri Paolo Vincenzoni, comandante del Reparto crimini violenti del Ros, è stato insignito del Paul Harris Fellow, la più alta onorificenza che il Rotary assegna a personalità che si sono particolarmente distinte nella professione.
La cerimonia di consegna è avvenuta a Molfetta nell’ambito del convegno “Violenza e femminicidio, il ruolo dell’Arma dei Carabinieri”. Organizzata dall’interclub Rotary di Molfetta, Biscegli e Bitonto, la serata ha visto quale protagonista l’ufficiale umbro che negli anni ha guadagnato l’onore delle cronache per aver brillantemente contribuito a risolvere alcuni dei ‘casi’ più efferati come gli omicidi Scazzi, Rea e Gambirasio, l’attentato alla scuola “Morvillo Falcone”, scovato il sicario che venti anni prima aveva massacrato la piccola Angelica Pirtoli e la mamma Paola Rizzello. A lui si legano storie anche a lieto fine: come quella di Laura Spadafora, la ragazza sequestrata e liberata grazie a un blitz del Gis, dove Vincenzoni aveva individuato i rapitori o la ‘liberazione’ di centinaia e centinaia di extracomunitari ridotti in schiavitù da organizzazioni criminali transnazionali.
(un momento del convegno)
A fare gli onori di casa è stato il presidente del club di Molfetta, Mauro Leonardo de Pinto, che, nell’aprire i lavori, ha indicato la sedia vuota lasciata in prima fila in ricordo di tutte le donne vittime della violenza. Poi è stata la volta dell’ufficiale dei carabinieri, che ha Molfetta ha prestato servizio da capitano guidando la locale compagnia (in sala era presente l’attuale comandante, il capitano Ingrosso e il maresciallo Lovino) e che non ha nascosto una certa commozione nel ricevere la prestigiosa onorificenza. Vincenzoni ha illustrato come la Benemerita, investendo su militari altamente specializzati e investendo sulle più innovative tecnologie, contrasta la piaga sociale della violenza e del femminicidio.
Nel corso della relazione, accompagnata da dati statistici e dal lavoro svolto dal Reparto crimini violenti dei Ros Carabinieri, ha consigliato di rivolgersi al numero 1522, istituito per denunciare abusi e violenze.
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(foto P. Copertino)