Vittorio Sgarbi mette tutti d’accordo, si fa per dire, sulla ‘questione Verdi’: “Il teatro Verdi va lasciato così come è, chiunque tocchi il teatro compie un atto nazista e va arrestato” – questo il commento dell’esimio professore sulla vicenda che vede al centro del dibattito politico-culturale il nuovo progetto per il teatro “Verdi”, a margine delle dichiarazioni sull’incontro organizzato dall’Archivio di Stato sulla consegna di un disegno presunto originale di Leonardo, arrivato dagli “Uffizi”, che ritrarrebbe la Cascata Delle Marmore: “Qualunque amministrazione tocchi il teatro Verdi deve essere presa a calci nel culo – sottolinea nel suo consueto stile Sgarbi – Non si tocca più nulla è ora di smetterla, distruggano le loro case”.
La questione ruota intorno al mantenimento del teatro secondo il progetto originario del Poletti oppure scegliere una soluzione diversa che trasformi la struttura in luogo polifunzionale. Su questo Sgarbi è lapidario: “Chi è il coglione che vuole farlo diverso dal progetto di Poletti? Qualunque altra idea rispetto a quella del Poletti è un’idea criminale – incalza Sgarbi – e di un gruppo di assassini che odia la propria città. Qualunque progetto estraneo a quello originario è criminale e io li inonderà di merda, che il terremoto sarà nulla a confronto”.