Una partita come quella contro l’Hellas Verona, una delle prime della classe, arriva in un momento più che delicato per la Ternana di mister Gautieri, reduce da un rullino di marcia di 1 vittoria e 4 sconfitte nella sue 5 panchine rossoverdi. L’ultima in ordine cronologico, quella interna contro il Latina, è forse la più dolorosa, perché arrivata in un clima di rassegnazione e nervosismo che non lasciano ben sperare per il resto del campionato.
Non che il ‘protestare’ con l’arbitro sia un indice di salute di una squadra, ma il disinteresse con il quale i rossoverdi hanno lasciato cadere l’episodio del gol di De Vitis, nato da un precedente ‘vistoso’ fallo di mano degli avversari, lascia piuttosto perplessi; così come il nervosismo del direttore sportivo Danilo Pagni che, sullo 0-0, si è lasciato andare a un gesto di stizza calciando dalla panchina un pallone vagante che transitava nei pressi dell’area tecnica.
Ma almeno, almeno lui ha avuto una reazione, si è arrabbiato, ha cercato una scossa, circostanze che l’integralismo al 4-3-3 di Gautieri non hanno ancora prodotto, anzi. La sensazione è quella che il tecnico stia tenendo in poco conto la situazione fisica dei migliori disponibili per restare fedele al suo modulo, in un momento in cui forse sarebbe il caso di badare poco ai numeri e più a quello che ognuno si sente di dare in campo. Perché l’altra impressione è che qualche giocatore non ne abbia più; nessuno vuole infatti pensare che si siano tirati i remi in barca e quindi magari sarebbe opportuno che chi non se la sente faccia onestamente un passo indietro, lasciando ad altri l’onere, e, soprattutto, l’onore, di indossare la maglia rossoverde fino alla fine.
Del resto le parole di Danilo Pagni, alla fine della partita contro il Latina, erano state eloquenti:
“Qui non cambia niente neanche se prendo Pogba e Drogba”
– aveva dichiarato il ds rossoverde come provocazione. “Siamo in una situazione drammatica e non ci dobbiamo arrampicare sugli specchi né cercare alibi. Io personalmente non so più che inventarmi. Anche se stasera dovessi prendere Pogba e Drogba, non sono sicuro che riusciremmo a vincere una partita”.
Particolarmente amare queste ultime considerazioni, visto che non si fa riferimento all’ambito tecnico, ma ad una più grave inerzia che va invertita e spezzata con carattere e grinta, al di là degli evidenti limiti tecnici della squadra.
“Eppure vedo lo staff lavorare benissimo durante la settimana, è per questo che dico che non so più che cosa inventarmi; non è nel mio stile accampare scuse e ci metto sempre la faccia. Se qualcuno ha la soluzione la portasse” – conclude laconicamente Pagni.
E certo che la soluzione più immediata, alla vigilia di una partita contro il Verona, in ultima posizione di classifica, con il morale sotto le scarpe, con la tifoseria contro, possono trovarla soltanto i giocatori con uno scatto d’orgoglio. Ma sarebbe solo un modo per tamponare i mali rossoverdi.