L’Università degli Studi di Perugia scala la classifica dei migliori atenei d’Italia e raggiunge il 30esimo posto della lista stilata da Il Sole24 Ore. Raggiunge così una performance migliore rispetto a quella del 2015, quando si era posizionata al 35esimo. In direzione opposta e contraria, invece, c’è l’Università per Stranieri di Perugia, che nel 2016 è passata al 51esimo posto (nel 2015 si era fatta spazio al 46esimo). Sul podio della classifica del quotidiano, per le università statali ci sono Verona, Trento e Bologna, mentre per le private brillano Luiss, Bicocca e San Raffaele.
Università Perugia, giù nel World University Rankings | Male la ricerca
Università, Perugia e la Stranieri non brillano / Maglia nera per la ricerca
La classifica, chi scende e chi sale – Trionfano dunque, tra le università statali, quelle del Nord, mentre al sud soffrono di molto quelle di Napoli e di Enna. Si posizionano su un gradino migliore rispetto a Perugia, oltre a Firenze, Siena e La Sapienza di Roma, anche le università della Tuscia e di Macerata, che in questi anni hanno attratto molti iscritti che un tempo invece preferivano l’Umbria per studiare. Per gli atenei non statali, invece, assistiamo a uno scambio di posto tra Luiss e Bocconi: quest’ultima infatti si vede infatti sfilare il trofeo da prima classificata dall’università privata romana.
I criteri – Ma come viene stilata questa classifica? Come ogni anno, Il Sole24 Ore fa riferimento a diversi indicatori, divisi in due grandi ambiti. I primi nove riguardano l’attività didattica dei singoli atenei: tra questi spiccano i collegamenti internazionali che l’università ha, la capacità di garantire puntualità negli studi e nell’offerta formativa, l’attrattività lavorativa degli studenti che si laureano in quell’ateneo. Altri indicatori, tre in tutto per l’esattezza, che vengono considerati per stilare la classifica riguardano la ricerca, e sono esaminati dall’Anvur, l’Agenzia Nazionale di Valutazione. Sono la qualità della produzione scientifica, quella dei dottorati e la capacità dei dipartimenti di ottenere finanziamenti esterni per i loro progetti. L’Anvur produrrà nei prossimi mesi una classifica più dettagliata sulla qualità della ricerca dell’anno appena trascorso.
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