Vogliono capire le reali condizioni della vendita del Gruppo Novelli: per questo i soci di minoranza non hanno firmato per la cessione, facendo momentamente saltare la trattativa. A spiegarlo, lanciando anche un’accusa all’attuale gestione dell’importante azienda con sede in Umbria, sono tre dei fratelli Novelli, Torquato, Enzo e Ferdinando. Che in una nota hanno voluto chiarire la loro posizione dopo gli attacchi arrivati ieri non solo dalle organizzazioni sindacali, ma anche da Mise e Regioni. Di seguito il loro intervento.
“Con riferimento agli articoli di stampa ed ai comunicati apparsi negli ultimi giorni, la famiglia Novelli, nel respingere ogni responsabilità ed addebito che le vengono attribuiti in relazione alla gestione degli ultimi quattro anni, durante i quali una situazione già difficile è considerevolmente peggiorata, intende chiarire la propria posizione. L’attuale fase di riflessione è giustificata dai timori generati dalla totale assenza di notizie in ordine alla capacità dell’acquirente di garantire la continuità aziendale e le condizioni a cui ciò avverrebbe. Infatti, ai soci non è stato sottoposto né un piano industriale né altre informazioni sui progetti di prosecuzione dell’impresa. Pertanto auspichiamo che l’organo amministrativo, o chi per esso, doverosamente sottoponga ai soci, nel più breve tempo possibile, tutti gli elementi che ci rassicurino circa la effettiva soluzione degli attuali problemi e sullo sviluppo delle reali potenzialità del gruppo, in modo da prendere una decisione ponderata e consapevole nell’interesse di tutti”.
Torquato, Ferdinando ed Enzo Novelli