Nello scorso mese di agosto, dopo 72 anni dal passaggio del fronte nella nostra vallata della Seconda guerra mondiale, sono stati ritrovati, nelle vicinanze della Basilica di Canoscio, dei resti mortali di un Caduto tedesco.
In quella zona il 9 e 10 luglio 1944 ci fu un sanguinoso combattimento tra truppe alleate ed esercito tedesco che contò numerose vittime. Lo scontro si svolse nel luogo del ritrovamento dei resti ma anche, e soprattutto, all’interno della Basilica stessa, dove ancora vi sono dei segni tangibili.
Oggi si sono appena concluse le pratiche burocratiche per la restituzione del Caduto al suo paese di origine, assieme al piastrino di riconoscimento e alla fede nuziale. Il tutto sarà ritirato dal delegato del “Servizio onoranze caduti germanici di Pomezia (RM)”, dove verranno tumulati i resti e fatte le ricerche dei familiari.
“Non vogliamo consegnare i resti di questo giovane che stava eseguendo il proprio dovere come un pacco postale – ha detto il presidente dell’Associazione nazionale famiglie caduti e dispersi in guerra (se. Città di Castello) Pierino Monaldi – ma lo vogliamo restituire con la dignità che merita perché, senz’altro, non era Lui che avrebbe voluto quella sanguinosa guerra ma sicuramente sognava di ritornare a casa sua sano e salvo dalla sua famiglia”.
Monaldi ha così annunciato che sabato 19 novembre, alle ore 11, nella Basilica di Canoscio, verrà celebrata dal rettore mons. Franco Sgoluppi, una Santa Messa come cerimonia di riconsegna ufficiale. Saranno presenti il sindaco di Città di Castello, l’Istituto Storico Venanzio Gabriotti, le Pro Loco di Trestina, Fabbrecce, Badia Petroia, l’Ass. per la Pace di Trestina, le autorità civili e militari.