Una lettera di dimissioni asciutta e lineare quella indirizzata al Magnifico Rettore dell’Università degli Studi di Perugia, Franco Moriconi, da uno dei membri del Consiglio di Amministrazione di Palazzo Murena, composto da 10 membri. Il professore ordinario mittente della missiva, chiederebbe dunque di lasciare il suo ruolo e affidando alla breve epistola di questa mattina le sue motivazioni.
Ce ne sarebbe una sola, in realtà, ossia la ‘mancata trasparenza‘ nelle comunicazioni che sarebbero dovute partire da Palazzo Murena per informare i docenti dello Studium della possibilità di candidarsi alle future elezioni dei membri del Cda d’Ateneo. Nessuna email sarebbe arrivata ai membri o alle caselle di posta personali dei professori, attraverso il sistema nell’area riservata. Nessuna comunicazione ai docenti nei Dipartimenti. Nessuna discussione durante l’ultima seduta del Senato Accademico (datata 20 ottobre), organo che di fatto eleggerà il Cda per il prossimo triennio 2017/2019. Solo una comunicazione in home page sul sito dell’Ateneo, poi la bufera. Anche perché l’avviso pubblico di selezione per i consiglieri è rimasto online per ‘soli’ 9 giorni, dal 2 novembre all’11, data di scadenza dello stesso avviso.
Ora, dato che quanto scritto sopra sembra quasi essere ‘storia’, seppur recente, delle vicende dell’Ateneo perugino, si pensa già ai futuri nomi papabili per il Cda dell’Università degli Studi di Perugia, che entrerà in carica dal prossimo 1 gennaio. In Senato Accademico, seppur è probabile che accordi e strette di mano per trovare la quadra starebbero avvenendo anche al di fuori delle sedute ordinarie, è convocato per mercoledì prossimo, 22 novembre, e riporta nell’ordine del giorno la “nomina della Commissione di selezione per la designazione dei componenti del Consiglio di amministrazione“.
Nella composizione del Cda, si trovano, insieme al Rettore, 5 professori ordinari, uno per ogni area scientifica, due componenti esterni e due rappresentanti degli studenti. Ecco dunque che ‘alle urne’ il Senato dovrà eleggere 5 tra i docenti, ma, secondo quanto emerso da fonti interne allo Studium, non sarebbero pervenute più di 10 candidature. Gli uscenti (dimissionario escluso, si intende) sono il Prof. Franco Cotana (Area Agraria, Veterinaria e Ingegneria), Prof. Annibale Donini (Area Medicina), Prof. Fausto Elisei (Area Scienze e Farmacia), Prof. Pierluigi Daddi (Area Economia, Scienze politiche e Giurisprudenza). I membri esterni verranno scelti dal Magnifico, con l’accordo del Senato.
Il clima resta caldo, in università, anche per la designazione del Nucleo di Valutazione per il quadriennio 2017/2021, anche essa in scaletta per la prossima seduta del 22. Nel suo caso però, l’avviso pubblico di selezione per la nomina dei 7 membri (3 interni e 4 esterni ai ruoli d’Ateneo, come è scritto sul bando) è scaduta il 10 novembre. La nomina, dopo le proposte fatte dal Rettore, avverrà entro il 16 gennaio, sempre dopo il parere del Senato Accademico e dopo la decisione definitiva in capo al Cda.
I tasselli dunque si spostano, ma a ben vedere e a voler ascoltare i ben informati, la ‘battaglia’ resta a Sant’Andrea delle Fratte, dove sorge il polo unico del Dipartimento di Medicina dell’Università di Perugia. Una battaglia che si cela nella nomina a membri del Cda e del Nucleo, importantissimi per la conduzione dell’Ateneo, di persone provenienti proprio dall’area di Medicina. Il tutto mentre si attende la nomina di 10 primari del Santa Maria della Misericordia, nominati dal Direttore Generale, ma ai quali sia la Regione che l’Università guardano con forte interesse. L’incontro tra le due istituzioni, per la discussione sulla convenzione del polo unico ospedaliero-universitario, dovrebbe avvenire proprio in queste ore.
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