Un cacciatore spoletino è stato denunciato dal Corpo Forestale dello Stato perchè deteneva in una sua proprietà alcuni cani in grave stato di sofferenza.
Gli animali, alcuni dei quali appartenevano ad altri proprietari, erano custoditi da L.P. (queste le iniziali del soggetto denunciato) all’interno di un carrello da trasporto senza acqua, denutriti e in grave stato di salute. Le povere bestie sono state subito sequestrate e affidate al canile comunale per la custodia.
Al momento della contestazione da parte del personale del Corpo Forestale dello Stato di Foligno e Campello sul Clitunno, all’anagrafe canina dell’Asl risultava che l’uomo aveva intestati a suo nome ben trentacinque cani .
Lo sviluppo incredibile successivo alla scoperta degli animali maltrattati da parte degli uomini del Corpo Forestale è stata che L.P, il giorno dopo la sua denuncia, si è presentato alla locale Usl per depositare una denuncia di morte dei 35 animali registrati a suo nome affermando che gli stessi erano tutti annegati nella zona della Diga di Arezzo mentre rincorrevano un cinghiale.
A questo punto, sulla discutibile coincidenza, all’autorità giudiziaria locale non è rimasto altro che aprire una indagine i cui sviluppi potrebbero portare a breve a nuove sorprese.