E’ diventata un’odissea quella che, ormai da anni, sono costretti a subire i residenti di via del Forno (rione San Giacomo), negli immediati pressi del centro storico di Città di Castello. A turbare le notti di molte famiglie è un solo cittadino, anch’esso residente nella medesima via, dal cui domicilio fuoriesce una fitta vegetazione che invade e occupa abbondantemente la strada.
Per “coltivare” questa “giungla fatiscente”, così chiamata da un vicino, il proprietario di casa, quasi ogni notte, tra le 3 e le 4, uscirebbe in strada per dirigersi ad uno dei due idranti pubblici (entrambi divelti) situati dietro il Liceo Classico ‘Plinio il Giovane’, per poi srotolarne la pompa e innaffiare in tutta tranquillità l’abbondante “flora” che fuoriesce dalla sua abitazione.
Tra le conseguenze dell’ “umido” hobby notturno, ovviamente, c’è anche un selciato scivoloso e sporco e il proliferare di un certo tipo di “fauna”, soprattutto roditori di grandi dimensioni. L’igiene, di conseguenza, viene del tutto a mancare. Problemi, quest’ultimi, che si ripercuotono anche durante il giorno, con una situazione che diventa perfino pericolosa per i bambini del circondario e gli studenti della scuola.
Tra i residenti c’è chi dice che cercare di risolvere la situazione, parlandone con il diretto interessato, sia praticamente impossibile, a causa del carattere alquanto scontroso e talvolta un po’ aggressivo dell’uomo.
A peggiorare la situazione, sempre nella stessa travagliata via, ci sarebbero frequenti casi di auto con le gomme bucate o imbrattate con la vernice spray e, infine, anche il ritrovamento di rifiuti organici umani.
Da cittadini, ma soprattutto da genitori, i residenti lanciano un grido disperato “finora – come ci dicono – inascoltato, anche se, per risolvere la situazione basterebbe semplicemente chiudere o ripristinare gli idranti”.