Dopo i sospetti, le tracce si fanno prove. Puntano dritto verso Ardouni Abdallah (39enne di origini marocchine) le indagini per l’omicidio di Loredano Maranini, perugino di 72 anni, morto dopo la caduta a seguito della rapina subita in via della Pallotta il 4 ottobre del 2015. Ieri mattina con la formula dell’incidente probatorio sono stati assunti gli esiti degli esami genetici svolti dai periti nominatati dal Gip Lidia Brutti. L’esito parla chiaro: sulla bretella del borsello che indossava la vittima ci sono tracce genetiche compatibili con il profilo del sospettato.
Maranini è morto dopo aver sbattuto la testa sul marciapiede: i primi indizi dell’inchiesta per l’omicidio del 72enne portarono all’arresto di un altro marocchino, di 37 anni, poi scarcerato grazie all’alibi fornito sull’ora del decesso, nonostante tre testimoni avessero confermato il riconoscimento. Ma a portare ad Abdallah era stato proprio il profilo genetico inizialmente comparato dai Ris con un mozzicone di sigaretta. Lo straniero dovrà rispondere (dopo l’incidente probatorio il pm Valentina Manuali chiederà il rinvio a giudizio) di omicidio preterintenzionale anche in base alle testimonianza di una donna che raccontò di aver visto l’aggressore, colpire con un pugno Maranini al momento dello scippo e prima della caduta. La difesa di Abdallah potrebbe dunque decidere di percorrere la via di un rito alternativo.