La scuola media Carducci in pieno centro storico, è stata ufficialmente dichiarata parzialmente inagibile a seguito del terremoto di Amatrice dello scorso 24 agosto, per ora c’è soltanto questa certezza, mentre resta ancora da capire quando, dove e come saranno trasferiti gli studenti a partire dall’ormai imminente 12 settembre quando suonerà la prima campanella.
A poco è servito il summit che proprio ieri pomeriggio si è tenuto tra il sindaco Nando Mismetti, la stessa dirigente scolastica Morena Castellani ed i rappresentanti dei genitori degli alunni.
Tra le soluzioni al vaglio, l’individuazione di due sedi con doppia turnazione per ventidue classi tra la caserma ‘Gonzaga’ e la parte nuova dell’edificio scolastico oppure un turno unico ma distribuendo gli studenti in quattro sedi diverse.
Ma a prendere quota sembra l’opzione che prevede l’utilizzo del Centro Mancini nella zona industriale di Sant’Eraclio, l’ex struttura dell’Ufficio delle Entrate in via Gorizia ovvero la vecchia sede della Umbra Cuscinetti, e persino l’impiego dello stabile che ospitava il centro di formazione delle Ferrovie dello Stato, in via Cesare Battisti.
Insomma, sul tavolo ci sono varie ipotesi e probabilmente se ne dovranno incastrare diverse per completare il quadro. Ovviamente sarà determinante la posizione della dirigente e quella dei rappresentanti dei genitori: il nodo dovrà essere comunque sciolto a breve.
Nel caso in cui la scelta dovesse interessare il centro Mancini, le spese per il trasporto scolastico potrebbero essere prese in carico dalla stessa amministrazione comunale, certamente gli alunni resteranno fuori dalla scuola media Carducci per l’intero anno scolastico.