Dal “Maracanazinho”, dove ha giocato la finale olimpionica di Rio contro il Brasile, al campo di beach volley degli impianti Polisport di Belvedere. Salvatore Rossini, “libero” dell’Italvolley, attualmente in forza al Modena, si è voluto concedere qualche ora di spensieratezza e relax con parenti, amici ed ex giocatori della pallavolo di Città di Castello: partitella e foto di rito con la medaglia d’argento al collo, per la gioia dei numerosi giovani atleti presenti.
“E’ un atleta straordinario, un grande uomo, un amico di Città di Castello dove tra l’altro risiede la sua famiglia, che ha accettato di buon grado di condividere, con amici e appassionati di volley, qualche momento di gioco insieme e racconti sulla recente impresa alle olimpiadi, dove un altro tifernate di adozione, lo ‘zar’ Ivan Zaytsev ed il padre c’hanno regalato momenti indimenticabili”. E’ quanto dichiarato dall’assessore allo Sport Massimo Massetti e dal presidente Polisport, Angelo Monaldi, che sottolineano la grande tradizione che lega il volley nazionale ed internazionale alla città e alla storia della pallavolo tifernate, che annovera anche allenatori di primissimo livello come Fausto Polidori, Giuseppe Cuccarini ed Andrea Radici.
“Bisogna prendere esempio dalla professionalità, dall’attaccamento alla maglia e dalla disponibilità che Rossini dimostra in ogni occasione, come in questi momenti di contatto con la nostra città e gli amici – hanno concluso Massetti e Monaldi – per rilanciare tutto il movimento che ruota attorno al volley nella consapevolezza di essere stati protagonisti e di esserlo anche in futuro a livello agonistico nazionale e locale, con tante persone che in ogni ambito di competenza hanno dato il massimo per i colori della maglia e per lo sviluppo di questo sport”.