Sanitopoli, atto finale. I condannati nel giudizio d’appello nell’ambito del processo che ha scosso i vertici regionali della Sanità, e prodotto condanne per la ex presidente della Regione Umbria Maria Rita Lorenzetti, l’ex assessore Maurizio Rosi, l’allora numero uno della sanità, Paolo Di Loreto, e il dirigente pubblico Giancarlo Rellini, hanno fatto ricorso ai giudici della Corte di Cassazione contro la sentenza della Corte d’appello di Perugia che li ha riconosciuti colpevoli di falso ideologico (Rellini invece per aver materialmente modificato la delibera di giunta oggetto dell’indagine) per le modalità e gli atti relativi all’assunzione di personale da parte delle Aziende ospedaliere.
Sanitopoli, appello conferma pena per Lorenzetti e condanna funzionario
Per tutti gli altri, inizialmente imputati e assolti già in primo grado invece, la procura generale non ha ritenuto di presentare ricorso contro l’assoluzione che quindi diventa definitiva.
La sentenza d’appello, emessa il 15 marzo scorso, ha disposto anche la trasmissione degli atti al procuratore della Repubblica di Perugia per le valutazioni “in ordine al reato di falso ideologico relativo ai verbali delle riunioni della Giunta Regionale concernenti l’approvazione delle predette delibere”.