La denuncia è di quelle pesanti e viene dal consigliere regionale del M5S, Andrea Liberati: “Ci sono decine, forse centinaia di milioni di euro di danni alle case, alle strutture alle aziende. Chiediamo, come M5S, di riconoscere il dissesto idrogeologico del paese, che sia classificato come area di frana, che vengano attivati gli opportuni strumenti di tutela, perché bisogna difendere, custodire e preservare questa bacino naturalistico, evitando che sia sfruttato ancora come bacino di carico per la centrale idroelettrica, che invece deve andare ad acqua fluente. Bisogna sospendere la variazione idrometrica che sta generando danni grandissimi”.
Il nodo della vicenda è proprio questo, cioè la variazione idrometrica stabilita per il lago di Piediluco; secondo il parere del Tribunale Dell’Acqua, il continuo oscillare del livello dell’acqua avrebbe generato un processo di erosione e destabilizzazione del territorio, con danni evidenti alle abitazioni.
È quanto illustrato questa mattina da Andrea Liberati in una conferenza stampa in Piazzale Della Rivoluzione, con annesso giro di perlustrazione delle abitazioni colpite da quelli che i pentastellati, secondo la documentazione fornita dal Tribunale Delle Acque (Tribunale che comunque non è competente in materia, ndr), considerano danni causati dal presunto dissesto.
Nelle carte fornite dal Tribunale si legge: “Si è potuto accertare che l’edificio […] si trova in uno stato oggettivo di notevole alterazione della struttura portante” e ancora “si consiglia di provvedere alla sua immediata evacuazione e quindi procedere tempestivamente alla messa in sicurezza dell’edificio”.
All’interno degli edifici, e in giro per il paese, crepe e danni sono notevoli e ben visibili, alcuni addirittura su muri e strutture portanti. “Una situazione di pericolo estremamente grave di collasso” – è un’ulteriore perizia dei tecnici del Tribunale Dell’Acqua in relazione agli immobili di alcuni cittadini che hanno deciso di adire le vie legali.
Il punto più critico, dove i danni sono maggiormente evidenti, è quello all’altezza della nuova passerella del lago, realizzata su dei riporti sostenuti da massi che, col tempo e l’azione dell’acqua soggetta a continui sbalzi idrometrici, stanno franando e cedendo, portandosi dietro anche il livello del terreno sottostante che sta subendo un graduale processo di inclinazione.
“Basta assecondare le volontà delle multinazionali dell’energia – dice ancora Liberati – dobbiamo riportare il lago di Piediluco a una portata stabile e adatta alla sua natura”.
Il riferimento è chiaramente alle multinazionali Enel e Eon (contro le quali 11 cittadini di Piediluco hanno presentato il ricorso al Tribunale Delle Acque) che, secondo il M5S, godrebbero della variazione idrometrica del lago, nonostante i danni subiti dal paese.
I cittadini ci aprono le loro case e mostrano i muri squarciati e dilaniati da crepe di ampie proporzioni: “Con questa casa non posso farci più nulla – dice una signora – in questa condizioni non posso né abitarci né tenerla in affitto. Non sappiamo più cosa fare “.
Come lei, altri 10 residenti hanno deciso di rivolgersi alla consulenza tecnica dei periti del Tribunale Delle Acque che, come specificato, può dare un parere ma non è competente in materia. Dopo essere stati rimbalzati da un Tribunale all’altro, ora, sembra che si sia arrivati a capire che il Tribunale competente sia quello Civile di Terni che, al momento, non ha ancora fissato un’udienza per il ricorso.