Come uscire dall’empasse politico in cui è precipitata la terza città dell’Umbria? Il terzetto dei dissidenti, o meglio ‘i tre moschiettieri’ come ebbe a definirli sarcasticamente lo stesso sindaco Nando Mismetti, sembrava essere rientrato nei ranghi della maggioranza, ma così non è stato.
Anzi, la situazione si è ancora più complicata, con la decisione di Lorella Trombettoni di lasciare il Partito Democratico e la presidenza della prima commissione consiliare per avere mani libere e confluire nel gruppo Misto, dove è approdato da tempo anche l’altro ex piddino Elio Graziosi che ora non si considera più parte integrante della coalizione Mismetti.
Cinque dissidenti sono decisamente troppi, un conto è navigare a vista ed in acque tempestose, ma qui siamo ad una sorta di ammutinamento, e la nave rischia di infrangersi sui prossimi scogli che emergeranno.
A poco sono serviti, almeno sino ad ora, gli appelli alla coesione ed al bene della ‘cittade tutta’ lanciati dal primo cittadino, che al tempo stesso non ha mancato di bacchettare chi cerca tornaconti personali o vuol sfamare appetiti personali.
Siamo quasi a metà legislatura, e se il bastone non è servito, si può sempre provare con la carota. E cosa c’è di meglio della vecchia e sempre valida carta della promessa di poltrone? Si potrebbe chiamare ‘tagliando’, rimpasto o ‘rilancio dell’attività amministrativa’ ma di fatto è la mossa politica di certo più efficace.
E proprio in questi giorni il ‘toto-rimpasto’ impazza negli ambienti di Palazzo Comunale, tutti ne parlano ma nessuno si espone. Se ne parla da tempo a dire il vero, ma ora le indiscrezioni trovano riscontri incrociati e allora potrebbe esserci qualcosa di concreto.
I nomi ci sono: a scricchiolare – più delle altre – sarebbero – il condizionale è comunque d’obbligo – le poltrone di Maura Franquillo del Partito Democratico e quella di Emiliano Belmonte del Psi. A sostituirli sarebbero pronti Lorenzo Schiarea capogruppo del Movimento per Foligno, lista civica ‘ronconiana’ di ispirazione centrista ed un esterno (ma si parla di un esterna, magari di un rientro…) su indicazione di Roberto Ciancaleoni, ad oggi, a tutti gli effetti, capogruppo dei Socialisti Riformisi in Consiglio comunale.
Non sarà la soluzione di tutti i problemi, ma sembra ormai più di una ipotesi. Tra poco i nodi verranno al pettine.