E’stato illustrato ieri pomeriggio, nella Sala Consiliare del Municipio di Gubbio, alla presenza dei sindaci e assessori della zona sociale n. 7, alla presenza dell’assessore regionale Luca Barberini, il Piano nazionale per la lotta alla povertà e all’esclusione sociale. Ad introdurre la presentazione del Piano è stata il vicesindaco di Gubbio (Comune capofila) Rita Cecchetti, che ha sottolineato il lavoro di rete e di raccordo svolto tra i soggetti della zona n. 7, arrivando ad una gestione ottimale di risorse, interventi, monitoraggio della situazione territoriale.
“C’è attenzione da parte della Regione per questo territorio – ha sottolineato Cecchetti – che presenta indici di povertà legati a circa 6 mila famiglie e con questo intervento si riuscirà a dare risposta ad almeno la metà”. Approfondita illustrazione è stata svolta per la Regione Umbria da Serenella Tasselli, che ha spiegato in dettaglio il Piano istituito dal Governo centrale, introducendo una misura di contrasto alla povertà, denominata ‘Sostegno per l’Inclusione Attiva (SIA)’, che prevede l’arrivo di 12 milioni di euro per la Regione Umbria e tempi di attivazione brevi.
Il sindaco di Gubbio Filippo Mario Stirati ha sottolineato la preoccupazione per il crescere di situazioni problematiche di disagio ma anche la forza che il territorio esprime, in termini di risorse professionali e umane, con una rete di istituzioni, associazioni, forze sociali, volontariato, terzo settore.
“Finalmente – ha detto Barberini – si riparte con interventi strutturali sui quali costruire percorsi che, da qui ai prossimi anni, consentano di uscire dal disagio. E’ nostro intendimento mettere mano non solo al sistema sociale ma anche al comparto sanitario, per dare risposte di riorganizzazione dell’intera struttura, in termini di efficienza e qualità“.
Sono poi state illustrate modalità e meccanismi di accesso nonché di gestione della misura SIA, con una forma passiva di sostegno e l’erogazione di un sussidio economico alle famiglie con minori in condizioni di povertà sulla base dell’ indicatore ISEE e una forma attiva di avvio alla fase lavorativa. Il contributo, erogato per 12 mesi, viene quantificato su base di 80 euro mensili a componente del nucleo familiare fino ad un massimo di 400 euro. L’erogazione del sussidio economico è subordinato all’adesione, da parte del richiedente, ad un progetto di attivazione sociale e lavorativa. Alla Regione compete la governance dell’intervento. Comuni e Zone sociali sono i titolari della gestione del SIA e compete ad essi la predisposizione del progetto personalizzato per ogni famiglia beneficiaria dell’intervento. L’INPS è il soggetto attuatore e Poste Italiane è il soggetto erogatore del contributo della misura.