Altro che ‘autunno caldo’ per la politica folignate: qui se non si trova ‘la quadra’ entro qualche settimana, il sindaco Nando Mismetti rassegnerà le sue dimissioni e manderà tutti a casa, staccando la spina alla sua risicata maggioranza che – tra l’altro – già da tempo funziona a corrente alterna.
La goccia che ha fatto traboccare il vaso già colmo della sopportazione, è stata lo scioglimento anticipato del Consiglio comunale di questa mattina: pesantissime le assenze dei tre ‘ex dissidenti’ – che a questo punto sono tornati a dissentire a tutti gli effetti – e della fuoriuscita Lorella Trombettoni, ormai ex consigliera piddina approdata al Gruppo Misto. Scranno vuoto quindi, anche per Lorenzo Schiarea capogruppo del Movimento per Foligno; Roberto Ciancaleoni capogruppo dei Socialisti Riformisti e Moreno Finamonti del Partito Democratico.
Un ulteriore schiaffo istituzionale e politico all’indirizzo del primo cittadino, proprio adesso che lo strappo sembrava ricucito.
Oltre al danno la beffa verrebbe da dire, Mismetti infatti, in un comunicato stampa ufficiale ha dovuto persino ringraziare le opposizioni per aver garantito il numero legale per votare l’assestamento generale di bilancio.
Stoccate invece per i suoi ‘alleati’ (o presunti tali): “vi è difficoltà nella maggioranza, in cui c’è una discussione, in atto, complicata. E che non è chiusa, ma non si basa su mercanteggiamenti. Nell’arco di qualche settimana o si ritrova il senso di appartenenza e di condivisione, oppure presento le dimissioni. E’ una situazione molto delicata per la città ma non ho intenzione di continuare così”.
In modo, la massima assise cittadina ha comunque approvato, a maggioranza, l’assestamento generale delle previsioni di bilancio per un importo di circa 4 milioni di euro.
Nelle pieghe del provvedimento, l’accantonamento che riguarda la partecipata Fils.
Approvata dal Consiglio, sempre a maggioranza, la salvaguardia degli equilibri di bilancio.
L’assise – come detto – si è poi sciolta per mancanza del numero legale, prima di affrontare gli altri punti all’ordine del giorno ovvero la mozione presentata dallo stesso sindaco Nando Mismetti in merito alle determinazioni relative all’ex Zuccherificio.
E scoppia la polemica anche sul ruolo ‘dellle minoranze’ citate dal sindaco. A mettere i puntini sulle ‘i’ è Riccardo Meloni capogruppo di Forza Italia che incalza: “in aula sono rimasti Elisabetta Piccolotti capogruppo di Sinistra Italiana ed Elio Graziosi del Gruppo Misto a mantenere il numero legale”.