Terni, la bandiera arcobaleno contro l'omofobia fa litigare il Pd - Tuttoggi.info

Terni, la bandiera arcobaleno contro l’omofobia fa litigare il Pd

Luca Biribanti

Terni, la bandiera arcobaleno contro l’omofobia fa litigare il Pd

Consiglieri comunali contro l'assessore alla Cultura Armillei "Ci spieghi perché fu vietata"
Gio, 26/05/2016 - 19:36

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Sembrava che la vicenda si fosse risolta con le spiegazioni fornite dall’assessore alla Cultura Giorgio Armillei, ma evidentemente in consiglio comunale c’è qualche ma di pancia di stagione, visto che la mancata affissione della bandiera arcobaleno sulla facciata della Bct, in occasione degli eventi legati alla giornata mondiale contro l’omofobia, è diventata oggetto di interrogazione.

Firmatari dell’atto sono i consiglieri del Pd, Andrea Zingarelli, Valeria Masiello, Sandro Piermatti, Sandro Piccinini, ai quali non sono evidentemente bastate le spiegazioni fornite dall’assessore immediatamente dopo l’accaduto, risalente allo scorso 17 maggio. Armillei ha sottolineato che sulla Bct vanno affisse soltanto loghi o bandiere che abbiano a che fare con iniziative espressamente promosse dalla Bct. La Bct, nel caso specifico, non era coinvolta nell’organizzazione dell’iniziativa sostenuta dall’associazione “Esedomani Terni”, ecco dunque che non c’era alcun motivo per il quale la bandiera dovesse pendere dalla facciata della biblioteca cittadina.

Ma l’interrogazione è quantomeno sospetta, intanto perché arrivata ben 10 giorni dopo l’accaduto, poi perché sembra avere un significato politico preciso, sopratutto se messa in relazione con l’ipotesi di rimpasto di Giunta che il sindaco vorrebbe operare, ipotesi nella quale, secondo indiscrezioni, rientrerebbe anche l’assessore Armillei.

Ecco il testo dell’atto dei consiglieri comunali del Pd

“Relativamente alla negata autorizzazione, da parte dell‟Assessorato alla Cultura, della possibilità di appendere lo striscione arcobaleno dal terrazzo della Bct (prospiciente su piazza della Repubblica), nel corso delle manifestazioni del 17 maggio 2016 per la „Giornata mondiale contro l‟omofobia e la transfobia‟ organizzate dalla Associazione “Esedomani Terni” Da quello che risulta infatti l’autorizzazione all’esposizione della bandiera, simbolo internazionale di pace e battaglie dei diritti civili, era stato inizialmente autorizzato. Anche in vista di ciò erano state predisposte una serie di attività ben specifiche, legate all’elemento simbolico che avrebbe valorizzato il “flash mob” conclusivo. Ciò, peraltro, in linea con il patrocinio del Comune alla 4 giorni di attività, eventi e sforzi promossi dall’associazione “Esedomani Terni” per sensibilizzare la cittadinanza sul tema della omofobia e transfobia. Restiamo quindi perplessi dall’improvviso cambio di rotta da parte degli uffici comunali competenti, stante la bontà della proposta e la non tempestività dell’improvviso divieto. Questo, si noti, in considerazione anche della persa opportunità da parte del Comune di dare massimo spazio, visibilità e rilevanza ad una bella iniziativa e tangibile sostegno a una battaglia di civiltà. Onde evitare strumentalizzazioni di sorta da parte di chi vuole vedere un “disallineamento” del Comune di Terni rispetto a determinate conquiste sociali e legislative italiane, o che vuole insinuare un tentativo di “sabotaggio” (si passi il termine) di determinate iniziative e sensbilità:
Si Interroga il Sindaco e la Giunta
In relazione ai fatti sopra esposti: Per comprendere quale sia stato l’effettivo iter procedurale che ha portato al diniego dell’autorizzazione, il perché, e se siano state rispettate le modalità corrette in relazione anche al concesso patrocinio. 

Circa eventuali responsabilità incorse.

Si chiede inoltre di sgomberare il dubbio relativamente a qualunque ipotesi di mancato sostegno a dei temi e delle battaglie che rappresentano fatiche e traguardi di civiltà, per la nostra città come dell’Italia tutta”.

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