Il sindaco Mismetti è ancora nel mirino, dopo aver aggirato lo scoglio dell’approvazione del bilancio, oggi finisce nel mirino del fuoco incrociato dal centro e da sinistra, con le pesante bordate del dissidente Lorenzo Schiarea e dell’ex assessore ora capogruppo di Sinistra Italiana, Elisabetta Piccolotti.
“A seguito dell’esito dell’ultimo Consiglio Comunale e della pervicacia del sindaco di non aderire alla richiesta di una verifica programmatica di metà mandato, in coerenza con la non partecipazione al voto del bilancio e della posizione critica assunta dal Movimento per Foligno – scrive Schiarea in una lettera aperta – nella consapevolezza che gli incarichi assegnati dal sindaco non possono non tenere conto del necessario rapporto di fiducia e di coinvolgimento, rimetto le deleghe assegnatemi dal sindaco e riguardanti la gestione dei fondi europei e la partecipazione”.
I ‘ronconiani’ dicono così addio alla maggioranza di centrosinistra e dall’estrema sinistra piovono altre critiche all’indirizzo del primo cittadino.
Eppure non è questo che agita le notti dei nostri amministratori e ne scandisce le giornate. Sono in lite per ‘non si sa bene cosa’ per stessa ammissione del sindaco. Tutti sanno che quando qualcosa in politica non si capisce bene, è quasi certamente perché non si fa una bella figura a parlarne apertamente e in modo chiaro. Il sindaco – incalza – invece di provare a passare la nottata a danno della città, dovrebbe presentare un nuovo programma di mandato e verificare se c’è una larga maggioranza che lo giudici credibile e sia disposto a sostenerlo. Se non c’è, si traggano le conclusioni. A chi, tra le file del Pd e degli altri partiti che lo sostengono, fa spallucce e dice ‘non è colpa mia, che ci possiamo fare’, credo che sia giusto ricordare che se si sono candidate le persone sbagliate, allora forse è meglio tornare davanti ai cittadini e permettergli di scegliere persone migliori. Foligno ne ha tante e non merita di essere sotto scacco di una maggioranza che si è aggregata intorno alle questioni di potere, invece di aggregarsi intorno ad un progetto di cambiamento.
Di fronte a questo triste spettacolo, credo che siano tanti i cittadini che due anni fa accordarono in buona fede il proprio consenso a questa maggioranza, che si stanno oggi rendendo conto che è necessario cambiare e rinnovare. Sinistra italiana – conclude – sarà in campo prima di tutto per cogliere questi bisogni e trasformarli in buona politica”.