Mense scolastiche, tutto deciso | Bando unico con pasti cucinati in loco da terzi - Tuttoggi.info

Mense scolastiche, tutto deciso | Bando unico con pasti cucinati in loco da terzi

Luca Biribanti

Mense scolastiche, tutto deciso | Bando unico con pasti cucinati in loco da terzi

Incontro con assessore D'Ubaldi che finalmente tira fuori i numeri
Ven, 29/04/2016 - 18:16

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La partita è ormai chiusa; gara di appalto unica per le 34 cucine in loco con pasti cucinati da terzi. È quanto affermato dall’assessore Vittorio Piacenti D’Ubaldi, nell’ambito del tavolo convocato dal presidente della seconda commissione, Francesco Filipponi, sul riordino della refezione scolastica. Dopo l’iniziativa pubblica del PD, ma soprattutto dopo la votazione di ieri in consiglio delle nuove tariffe mensa, il Cosec e i sindacati hanno voluto un incontro urgente, visto che si era deciso di sospendere momentaneamente l’iter burocratico della delibera di giunta.

L’assessore D’Ubaldi, dopo essere arrivato con consistente ritardo e dopo aver a lungo consultato il cellulare invece di prestare attenzione agli interlocutori (è una questione di maniere, non di efficienza politica), ha spiegato che “La discussione si fa, ma a un certo punto qualcuno deve decidere e non si può decidere prescindendo dalle regole che i tempi ci danno. Le tariffe andavano definite entro il 30 aprile” – ecco dunque spiegato il motivo per il quale è stata votata ieri la delibera. Legittimo condividere la riflessione del Cosec: “Questa è una problematica interna all’amministrazione comunale, l’assessore afferma cose differenti da lei (rivolti a Francesco Filipponi, ndr), cioè di non legittimare, di fatto, questo tavolo di oggi”.

Al nuovo tavolo tecnico, che in sostanza è stato informativo, perché l’assessore ha illustrato quali sono le decisioni prese dall’amministrazione sul riordino mense, non hanno preso parte il vicesindaco Francesca Malafoglia, il dirigente Virili, la Uil e i Commissari Mense.

Il Cosec ha ribadito il fatto che: “ Si è trattata di una cattiveria e mancanza di serietà organizzare i tavoli tecnici per 8-9 ore durante le vacanze di Pasqua, quando ci sarebbe stato tutto il tempo per farlo prima”, osservazione sulla quale anche il presidente Filipponi si è trovato d’accordo con il comitato che ha invitato D’Ubaldi a fornire quei famosi dati disaggregati che ormai da quasi sei mesi sono in discussione: “Non mi sottraggo all’analisi dei numeri, ma non capisco l’ostinazione di fronte a certe richieste” – ha risposto l’assessore, uscendo poi con l’infelice: “Ecco li ho fatti ora in due minuti i conti”.

Qualcuno del Cosec è quasi ‘svenuto’ sulla sedia, visto che quei dati si richiedono da 6 mesi e l’assessore, innocente e beato, li tira fuori in due minuti. Forse era meglio pubblicarli prima per evitare quelle strumentalizzazioni politiche che lo stesso D’Ubaldi ha chiamato in causa: “Ci sono stati passaggi dove hanno prevalso le strumentalizzazioni politiche rispetto al merito della vicenda. Un gruppo politico (il M5S, ndr) ha presentato 60-70 emendamenti del Cosec”. A questa osservazioni il comitato ha risposto che gli emendamenti erano stati inviati a tutti i consiglieri e se un movimento politico ha deciso di accoglierli non dipende certo dalla loro volontà.

Torniamo comunque ai numeri che, seppur buttati giù su un pezzo di carta, finalmente sembrano esserci: “Complessivamente abbiamo 106mila pasti con cucine in loco e nel 2014-15 si è spesso 103mila euro di carne acquistata da parte del Comune. La carne pesa sul prezzo per 1,03%. 187mila gli altri cibi, la frutta 96mila euro, il personale amministrativo 154mila euro. Solo queste voci determinano un costo del pasto cotto sul posto di 5,49 euro, cifra superiore del prezzo che il Comune paga al fornitore. Utenze e personale completano il quadro di spesa con una media di 11,67 a pasto”.

Su queste indicazioni il Cosec ha anche chiesto che vengano riviste le fasce Isee per la contribuzione delle famiglie al servizio, richiesta accolta da D’Ubaldi che si è impegnato pubblicamente: “Prima di introdurre nuove fasce Isee vogliamo studiare nel concreto la situazione e non abbiamo avuto il modo e il tempo per farlo prima. Riteniamo che la revisione delle fasce sia qualcosa di ragionevole con la consapevolezza che rispetto alle 4 fasce di ora si può fare meglio. Non interessa vessare cittadini e bambini, ma voglio costruire un sistema equilibrato tra chi utilizza un servizio e chi deve contribuire per il servizio stesso”.

Nell’ambito del dibattito c’è stato anche uno screzio tra la portavoce della Cisl, accusata di ‘collaborazionismo’ con l’amministrazione. Al momento di prendere la parola, la Diamanti si è sentita offesa per qualcosa che avrebbe sentito dal Cosec, si è alzata e ha lasciato la riunione.

A fine incontro, con l’arrivo dell’assessore Carla Riccardi, è stato raggiunto anche un altro importante obiettivo, cioè la costituzione di una Commissione Mensa Cittadina, una sorta di organismo che dovrebbe sovraintendere tutte le varie organizzazioni presenti, con genitori eletti nelle scuole interessate.

Tra circa 15 giorni la seconda commissione dovrebbe essere in grado di presentare in giunta l’atto definitivo che passerà poi per la votazione in consiglio e, da questo, si arriverà alla formulazione del bando vero e proprio sul quale il Cosec vuole “una partecipazione fattiva”.

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