Sono stati oltre 300 i servizi mirati della polizia provinciale nel settore faunistico-venatorio dall’inizio dell’anno. Lo rende noto il comando di Palazzo Bazzani nel rapporto riguardante l’attività in tutta la provincia. A questi si aggiungono le attività di polizia amministrativa riguardanti le 150 guardie giurate volontarie ittiche e venatorie con verifiche sulla regolarità dell’operato e sui requisiti necessari per l’ottenimento e il mantenimento della qualifica.
I comandi territoriali di Terni, Amelia e Orvieto hanno verificato il rispetto della normativa in materia di protezione della fauna selvatica presidiando il territorio e le aree protette. Sono stati svolti controlli sui praticanti delle discipline venatoria ed ittica, predisponendo servizi mirati antibracconaggio. Sotto osservazione la gestione e l’immissione di fauna selvatica e fauna ittica, la verifica funzionale alle autorizzazioni rilasciate dall’ente competente, quali gare cinofile, operazioni di contenimento delle specie critiche in aziende agrituristiche–venatorie, la vigilanza e il supporto operativo nel recupero di fauna ittica in sofferenza.
Sono stati inoltre effettuati oltre 40 specifici controlli sui ripopolamenti di lepre e fagiano. Per alcune di queste attività, i servizi sono stati svolti su richiesta della Regione Umbria che ha assunto la titolarità di autorità competente in materia. La polizia provinciale ha operato anche nell’ambito del “Progetto Comunitario Life Strade” con oltre 20 sopralluoghi volti alla predisposizione di interventi per la prevenzione di incidenti stradali provocati dalla fauna selvatica. “Quello svolto – fa notare il comando provinciale – è stato ed è un lavoro importante anche nella collaborazione con la Regione e più in generale nell’ambito di quel presidio territoriale, fondamentale soprattutto nelle aree decentrate e rurali, laddove sussiste comunque la necessità di una presenza costante di forze di polizia e dove la polizia provinciale può dare il suo valido contributo”.