Arrivano altre conferme a supporto della tesi che vuole Foligno città romana e non d’impianto medievale.
Questa volta a ‘parlare’ sono i quattro ponti, oggi sotterranei, dislocati in centro storico. Nella tradizione locale, sono stati chiamati da secoli, proprio ‘ponti romani’ e forse non a caso,: presenti in via Bolletta all’incrocio con via Gentile da Foligno, nel sottosuolo tra via Scarpellini e via XX Settembre, a ridosso degli orti Orfini in via San Giovanni dell’Acqua ed a ridosso delle mura urbiche nell’area del polo scolastico.
Analizzati tecnicamente, è emerso che, per taglio dei materiali, che rispetta il piede romano di circa trenta centimetri, così come per i confronti con altri ponti romani in Italia, possono datarsi in epoca romana. I risultati della valutazione eseguita sulle malte da parte del professor Mauro La Russa del dipartimento Biologia e Scienze della Terra dell’Università della Calabria, sono stati presentati ieri mattina nella suggestiva location del ‘Ponte della Pietra’ proprio sotto l’arcata ancora visibile nello scantinato di un immobile tra via via XX settembre e via Scarpellini.
Ad illustrarli, gli stessi Giuliana Galli, Paolo Camerieri e Giovanna Galli, che sull’argomento hanno pubblicato il volume dal titolo, per l’appunto ‘Foligno città romana’.
Tra legante ed aggregato – è stato spiegato – il rapporto è intorno ai 35/75 ed inoltre la presenza di fossili triturati, calcite ed arenarie indicano la ricerca dell’idraulicità della malta, considerando l’assenza di pozzolana tipica invece di aree romane e campane, in grado di far tirare la malta stessa in presenza d’acqua. Stessa tecnica – hanno sottolineato – del ponte augusteo a Narni.
Fulginia sarebbe così da ricercare sul sito attuale di Foligno, non in zona Santa Maria In Campis, che potrebbe essere stata un’area suburbana residenziale, con ville, terme ed anfiteatro. L’attuale centro storico era percorso dal fiume Topino e da altre due diramazioni, una sorta di ‘mesopotamia’.
Alla confluenza tra cardio e decumano, l’incrocio tra l’attuale via Gramsci, via Saffi e via Palestro: basti pensare che nello stabile del ‘Fiscolaro’ sono presenti sulla facciata elementi di un arco di trionfo romano.
I tre studiosi vorrebbero inserire i progetti per approfondire la riscoperta della Foligno romana nelle opportunità dell’Agenda Urbana, e tornano a chiedere al sindaco un’apposita commissione.