La Guardia di Finanza ha portato a termine un blitz in una delle copisterie più frequentate del centro universitario di Perugia. Sull’operazione, messa a segno lunedì scorso, i finanzieri mantengono il massimo riserbo. Il negozio è stato chiuso, e i suoi clienti, frequentatori per la produzione di fotocopie, rilegatura di tesi e cancelleria varia, hanno trovato la saracinesca abbassata. L’indagine riguarderebbe l’utilizzo delle fotocopiatrici, con le quali, è noto almeno in altri casi per i quali altre copisterie sono finite al centro di alcune indagini negli anni passati, gli studenti produrrebbero testi fotocopiati dagli originali violando le leggi sul diritto d’autore legate alle normative Siae. Si attendono aggiornamenti sulla vicenda.
Una “pratica” che sarebbe purtroppo diffusa nelle città universitarie, come anche a Perugia. Già un’inchiesta di Tuttoggi.info aveva sottolineato il business delle fotocopie. Un risparmio per gli studenti pari anche a 25 euro a copia, in particolare per i testi scientifici più costosi. Per guadagni che alle copisterie porterebbero grossi flussi di denaro contante, che si alimentano anche grazie alla necessità per gli studenti di risparmiare.
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Aggiornato ore 20.20