Dopo 6 anni “Spoleto a colori” diventa grande e annuncia novità nonostante il budget ridotto rispetto allo scorso anno. Tornerà infatti dal 22 al 25 aprile l’evento divenuto ormai di carattere nazionale, tanto che gli organizzatori hanno già ricevuto richieste di pernottamenti girate agli albergatori. In attesa di diffondere il programma nel dettaglio, Bruno Farroni ed i tanti giovani spoletini che orbitano intorno a Spoleto a colori hanno voluto spiegare alcune novità di questa edizione, durante un’anomala conferenza stampa organizzata a metà corso Garibaldi in un “salotto” a cielo aperto allestito per l’occasione da Marta Zampolini.
I punti cardine – Il primo appuntamento di Spoleto a colori 2016 sarà venerdì 22 aprile al teatro “Gian Carlo Menotti” con uno spettacolo di danza; sabato 23 sarà invece la volta della Notte a colori, mentre domenica 24, tra i tanti eventi, ci sarà quello clou alla Rocca albornoziana. Conclusione lunedì 25 aprile con il ColorMob ed il ColorBaby. “Dobbiamo fare i conti con una riduzione del budget di 35.000 euro – ha spiegato Bruno Farroni – visto che quest’anno non ci saranno i fondi del Piano di sviluppo rurale. Potremo contare comunque su circa 60.000 euro, grazie a sponsorizzazioni, tesseramento e l’aiuto del Comune, e quest’anno offriremo un evento ancora più importante grazie a varie collaborazioni”.
“Io Alice” – Per i ragazzi di Spoleto a colori il sogno che si realizza si chiama “Io Alice”, uno spettacolo di danza interamente prodotto in città grazie alla collaborazione di circa 20 realtà artistiche diverse, associazioni, gruppi e professionisti, ognuno in campo con la propria professionalità e le proprie forze. A collaborare c’è anche l’istituto tecnico professionale di Spoleto, con le studentesse del corso Abbigliamento e moda. “La nostra scuola – ha spiegato il dirigente scolastico Mario Lucidi – ha avviato un percorso per valorizzare un settore per il quale mancavano figure professionali, quello della produzione artigianale“. Ne sono nati quindi dei laboratori attraverso i quali le ragazze del corso, affiancate da professionisti, hanno realizzato vestiti e costumi per altre realtà, Spoleto a colori in primis. E quest’anno saranno proprio loro i costumi per lo spettacolo “Io Alice”. Si tratterà di uno spettacolo di danza, rivisitando “Alice nel Paese delle Meraviglie”, come ha spiegato Marianna Talegalli: “All’inizio per noi era un’idea utopistica, ognuno ha avuto la voglia di ascoltarsi e vedere la situazione a 360 gradi ed è nato questo progetto. Sono nati anche dei contatti per un tour, tanto che alcuni agenti verranno a Spoleto per vedere lo spettacolo“. Ad entrare nel dettaglio dello spettacolo è stata Arianna De Angelis Marocco. “‘Io Alice’ si ispira ad ‘Alice nel Paese delle Meraviglie’, che rimane un’ispirazione generale. E’ la storia di un viaggio, che parte dalla liberazione dall’essere adulto per tornare bambini. E’ uno spettacolo interamente di danza, una sorta di quadro fotografico con ogni ‘quadro’ che sarà indipendente, visto che ogni coreografo avrà un’autonomia di lavoro“.
ColorMob diventa azienda – Altra novità riguarda il ColorMob, che presto dovrebbe trasformarsi in una vera e propria azienda, a cui sarà ceduto il marchio da parte degli organizzatori, in cambio di ricadute economiche positive per il territorio e per Spoleto a colori in particolare. Questo perché, dopo il “tour” dell’anno scorso in varie parti del centro Italia, il ColorMob diventerà un evento itinerante che girerà varie parti della Penisola con tappe in realtà importanti. “Spoleto – ha spiegato Bruno Farroni – sarà la tappa zero di un tour importante a livello nazionale. Tra l’altro nel progetto è entrata a far parte anche Radio M2O, che farà una diretta radio del ColorMob”. Non sarà l’unica collaborazione di rilievo: il noto marchio RedBull, infatti, ha deciso di credere in Spoleto a colori, che soprattutto nel mondo della breakdance si è particolarmente affermata. Per questo la città del Festival è stata scelta come una delle due tappe italiane delle qualificazioni per i mondiali del “RedBull BC One” (l’anno scorso erano 10): l’appuntamento è quindi il 23 aprile a Spoleto, unico per tutto il Nord e Centro Italia, mentre l’altra data sarà a Catania per il Sud.
Il plauso del sindaco – Estremamente soddisfatto di quanto realizzato dai giovani di Spoleto a colori il sindaco Fabrizio Cardarelli: “Più volte si è detto che questa città è troppo divisa, lanciando un appello alla condivisione di un percorso comune, loro ci danno la dimostrazione dell’importanza dell’unità d’intenti, ci insegnano come si dovrebbero fare le cose“. “Le difficoltà – ha aggiunto – ci sono, ma la voglia di risalire la china, lo spirito d’iniziativa e l’ottimismo, dimostrano un’ottima capacità organizzativa ed imprenditoriale: queste iniziative o si fanno crescere o implodono. Bisogna avere coraggio e pazzia. L’amministrazione comunale è accanto agli organizzatori, ma non si può sostituire alle iniziative dei giovani. Noi in Spoleto a colori crediamo molto e voglio ringraziare chi ci ha creduto prima di me. Va poi detto che quando in un progetto ci crede anche una scuola, è una certificazione di qualità“.