La commissione d’inchiesta parlamentare sulla questione rifiuti ha fatto tappa a Terni, dove si è riunita questa mattina nelle sale della Prefettura di Palazzo Bazzani per fare il punto sullo stato di avanzamento dei lavori per la bonifica del sito di Papigno e sulle presunte infiltrazioni mafiose nel capoluogo umbro nella gestione e smaltimento dei rifiuti.
Le parole del presidente della Commissione, l’on. Alessandro Bratti gettano un’ombra su possibili infiltrazioni mafiose nella città dell’acciaio, che potrebbero essere legate agli affari della “cricca romana” così come è stata definita dallo stesso Bratti: “Nel ternano si sono alcune criticità – ha detto l’onorevole – che vanno monitorate e approfondite attentamente, come possibili infiltrazioni di società che potrebbero essere legate con personaggi di equivoci e dubbi delle cooperative operanti a Roma”.
L’organo d’inchiesta parlamentare sul Sin, siti d’interesse nazionale che ai fini della bonifica, sono individuabili in relazione alle caratteristiche del sito, alle quantità e pericolosità degli inquinanti presenti, al rilievo dell’impatto sull’ambiente circostante in termini di rischio sanitario ed ecologico, nonché di pregiudizio per i beni culturali ed ambientali, come Papigno appunto.
La Commissione ha ascoltato in audizione il Prefetto, Angela Pagliuca, il Procuratore Capo, Raffaele Iannella, l’ex procuratore, Cesare Martellino, il Sostituto Procuratore, Elisabetta Massini, il sindaco di Terni e presidente della provincia, Leopoldo Di Girolamo e il comandante della Polizia provinciale, Mario Borghi.
L’onorevole Bratti ha sottolineato che: “c’è un’indagine conoscitiva, coordinata dalla Procura e dalla Prefettura, per approfondire gli aspetti legati all’appalto sulla raccolta differenziata. Inoltre – ha aggiunto Bratti – c’è da monitorare l’attività dell’acciaieria che continua ad esercitare una pressione ambientale e di altre aziende importanti del territorio”.
All’esame della Commissione è stato sottoposto il ‘caso Prisciano’, dove si è registrata un’anomala concentrazione di polveri sottili, la vicenda legata alla discarica Ast di Valle, la presenza di agenti inquinanti in alcune falde acquifere del territorio e, soprattutto, la discrepanza dei dati forniti sulla raccolta differenziata da Ati4 e Comuni.
“Siamo comunque di fronte a percentuali di eccellenza nella differenziata – ha detto in conclusione l’onorevole Bratti – tra le migliori della nazione. Ora inizierà una fase di approfondimenti sui dati che abbiamo raccolto che saranno incrociati con quelli relativi alle indagini epidemiologiche di Asl e università di Perugia”.
La Commissione sarà nei prossimi giorni, sempre in Umbria, prima a Perugia, nella giornata di domani, e alla discarica “Le Crete” di Orvieto nella giornata di venerdì.
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